Riccardo Mattone, attivista di Mediterranea: “i coloni mi hanno ferito perché’ volevano incendiare il villaggio palestinese”
“I coloni israeliani sono arrivati in una settantina, col volto coperto, con armi da fuoco, mazze e taniche di benzina perchè volevano incendiare il villaggio dopo aver appiccato le fiamme a dei campi palestinesi. Ci hanno attaccati, sparando in aria, e inseguiti; mi hanno gettato a terra e colpito con calci e con il manico di una pala nonostante gridassi che ero italiano. Poi mi hanno lasciato a terra, ferito ad un occhio e contuso in varie parti del corpo.”
Questo è il racconto della violenta aggressione che Riccardo Mattone, attivista di Mediterranea Saving Humans di Torino, ha subito in un villaggio nella zona di Massafer Yatta in Cisgiordania, insieme ad altri internazionali e palestinesi.
“La situazione è peggiorata dopo il 7 ottobre e l’inizio della guerra a Gaza; è aumentata a dismisura la violenza contro i palestinesi, anche per il potere che il governo ha trasferito ai cosiddetti riservisti che però sono gli stessi coloni che violano il diritto internazionale ed i diritti umani esercitando violenza contro i palestinesi, demolendo le loro case ed espropriando le loro terre, per intimidirli, cacciarli ed espandere territorialmente le colonie.”
Riccardo in una intervista a Radio Onda d’Urto spiega anche come i coloni hanno mano libera per portare avanti una costante pulizia etnica ai danni dei palestinesi, spesso con connivenza e complicità dell’esercito e della polizia israeliane. Ascolta o scarica
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