Berlino: Arrestati manifestanti in solidarietà con la Palestina. C’è anche un italiano
La sera di mercoledì 18 ottobre molte persone sono state arrestate nelle strade intorno a Sonnenallee (Neukölln, Berlino), dove i manifestanti esprimevano la loro solidarietà con i palestinesi sotto attacco a Gaza. Tra gli arrestati c’era anche un italiano, che fino ad oggi (7 novembre) è detenuto nel carcere di Moabit.
A parte le accuse che gli sono state rivolte, il motivo principale della detenzione preventiva è dovuto al rifiuto, da parte del giudice, di considerare valido il suo indirizzo di residenza a Berlino.
In Germania, negli ultimi decenni, la storia della Palestina è stata distorta in nome di un appoggio incondizionato allo stato israeliano. La demonizzazione della lotta di liberazione palestinese è servita ai tedeschi e al mondo occidentale per lavare i propri sensi di colpa, coprire il proprio razzismo e sostenere politiche colonialiste.
In pratica, ciò ha significato che le voci, le lotte e la cultura palestinesi sono state messe a tacere. Organizzazioni e manifestazioni sono state criminalizzate e bandite.
Nonostante la repressione, le persone non hanno smesso di scendere spontaneamente in strada. Lo Stato tedesco ha reagito con una militarizzazione di Neukölln, con arresti casuali e controlli basati sul “racial profiling”, cercando di creare l’immagine dell'”arabo pericoloso”.
Come anarchici, non sosteniamo alcuna organizzazione o idea fondamentalista. Siamo invece al fianco del popolo di Gaza, nelle strade di Berlino e in ogni altra parte del mondo, al fianco di palstinesi, ebrei e tutti gli antisionisti che combattono contro l’oppressione israeliana.
Nessuno è lasciato solo nelle mani dello Stato.
Solidarietà a tutte le persone arrestate
Osservatorio Repressione è un sito indipendente totalmente autofinanziato. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp