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Bolivia: la reazione popolare blocca un tentato golpe militare

Respinto il tentativo di golpe militare in Bolivia, uno dei principali produttori di litio al mondo, materia prima particolamente ambita a livello globale. A scompaginare la trama guidata dall’ormai ex comandante dell’Esercito, Zuniga, è stata la nomina governativa di nuovi vertici militari fedeli al governo del presidente Arce, che aveva fronteggiato fisicamente i militari e lo stesso Zuniga all’ingresso del Palazzo presidenziale di La Paz.

Non appena incaricato, il generale Velasquez, ha ordinato ai militari di fare ritorno nelle caserme ed “evitare lo spargimento di sangue”. Zuniga è invece stato portato via da piazza Murillo – davanti al palazzo presidenziale di La Paz – e arrestato per “tentato colpo di Stato” assieme al capo della Marina.

In piazza c’erano anche migliaia di persone (12 ferite da alcuni spari), quelle che nel giro di meno di un’ora avevano risposto alla chiamata alla piazza antigolpe lanciata da sindacati, movimenti sociali e contadini oltre che dal presidente Arce e dall’ex leader del Movimento Al Socialismo (Mas), Morales da mesi ai ferri corti, ma ora uniti contro il golpe.

Morales stesso ha annunciato la sospensione della mobilitazione contro il governo Arce, con blocchi stradali e uno sciopero generale degli autotrasportatori, nella battaglia verso le presidenziali 2025.

Sulla situazione in Bolivia l’aggiornamento a Radio Onda d’Urto di Anna Camposampiero, che segue le relazioni internazionali per il Partito della Rifondazione Comunista. Ascolta o scarica

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