«Intollerabile tolleranza zero: vogliamo accessibilità e diciamo basta ai divieti insensati». Torna la street parade in versione tardo estiva, meno antiproibizionista e marcatamente anti Cofferati. E già a Bologna si fanno le barricate. L’evento organizzato dal Livello 57 e da una rete cittadina raccolta sotto il nome «Open the space» non piace al sindaco di Bologna che la considera «incompatibile con la città» e lascia trapelare un certo fastidio per non poter proibirla e per l’orientamento della Questura invece ad autorizzarla. «Non so se verrà convocato il tavolo della sicurezza – ha detto Cofferati – ma voglio ricordare che chi è invitato a quel tavolo, in base a un robusto e apprezzabile galateo istituzionale, non ha alcun potere, chi ce l’ha è solo il prefetto». In quella sede, assicura, «chiederò a prefetto e questore come intendano agire rispetto alla manifestazione, e se mi sarà domandato esprimerò la mia opinione. Poi, sulla base di quello che decideranno, l’amministrazione agirà per la parte che le compete». Il meeting point è fissato per le tre del pomeriggio del 29 settembre e quella cui pensano quelli del Livello è una street che attraversi le vie del centro fino al cuore della zona universitaria. «Una manifestazione pacifica ma rumorosa» dicono gli organizzatori, un corteo contro Cofferati e le sue azioni amministrative, da quelle che riguardano gli orari oltre i quali non si può uscire da un bar con un bicchiere d’alcolico in mano alle ultime affermazioni che invocano più severità verso chi viene sorpreso a scrivere sui muri fino a ipotizzare l’arresto. L’idea è di portare in giro per le strade della città dei furgoncini e alternare piccoli concerti a spettacoli teatrali.
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