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Bologna: Corteo “Contro Salvini e razzismo”, cariche e fermi

Corteo dal presidio di piazza Verdi promosso dal Cua, gommoni nelle prime file: contatto e cinque fermati. Attivisti di Hobo arrivano in piazza Maggiore: allontanati a colpi di manganello.

La diretta di ZeroInCondotta

Aggiornamenti in diretta e foto dagli inviati di zic.it, per raccontare la giornata di mobilitazione contro il comizio di Matteo Salvini e della Lega nord, che è stato annunciato in piazza Maggiore dopo che la Questura non ha concesso piazza Verdi:

Ore 20,45 – Gli attivisti di Hobo sono rimasti fino all’ingresso di piazza Maggiore, scandendo slogan contro gli ultimi leghisti rimasti, finché la polizia non ha smobilitato gli ultimi uomini: a quel punto, al grido di “resistiamo un minuto più di loro”,  hanno raggiunto lo spiazzo antistante il sacrario dei partigiani a affisso lo striscione “Contro Salvini legittima difesa”.

Ore 19,45 – In piazza Verdi continua il presidio, che dura ormai da più di 24 ore. Causa pioggia, il Cua comunica che la serata proseguirà al 38 di via Zamboni: “Stasera festeggiamo l’orgoglio antifascista e antileghista!”.

– Ecco le immagini di Zic che mostrano il flop del comizio di Salvini, con pochi sostenitori leghisti circondati da polizia e contestatori. Foto:

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– Il video di Zic.Tv della carica in via Zamboni sul corteo che si era mosso da piazza Verdi:

Ore 19,30 – Anche un gruppo di anarchici è riuscito ad entrare in piazza Maggiore, per contestare da vicino il comizio leghista. Video e foto:

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– Nel video di Zic.Tv il momento in cui la polizia ha spinto i manifestanti di Hobo da piazza Maggiore fino in via Rizzoli, dove un agente colpisce a freddo un manifestante mirando al volto:

Ore 19,15 – Salvini ha lasciato piazza Maggiore ed è entrato a Palazzo D’Accursio, per farsi riprendere in video con il bavaglio. Foto:

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Il video di Zic.Tv dell’intervento della polizia sui manifestanti di Hobo che erano arrivati in piazza Maggiore:

Ore 19,05 – Hobo tenta ancora di entrare in piazza Maggiore. I manifestanti hanno cercato di passare di corsa dirigendosi verso il voltone del Podestà, ma sono stati bloccati dai Carabinieri. In piazza Maggiore si sente molta gente urlare “fuori la Lega dalla città”. Al di là dei blindati, poche persone e i soliti selfie di Salvini. Foto:

 

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Ore 18,23 – Rilasciati i manifestanti fermati in via Zamboni.

Ore 18,15 – Hobo fronteggia la polizia nelle vicinanze della “T”, con l’intenzione di poter tornare al sacrario dei caduti partigiani. Foto:

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Ore 18,15 – La cronaca delle cariche in piazza Maggiore: quando i manifestanti hanno tentato di avvicinarsi ai blindati, i Carabinieri sono subito partiti di corso con manganelli alla mano e c’è stato un primo contatto vicino al Crescentone; i manifestanti hanno indietreggiati fino a via Rizzoli tra le minacce dei Carabinieri e di nuovo sono partite le manganellate, che in particolare hanno colpito con violenza un ragazzo alla testa.

Ore 18,12 – I manifestanti da via Zamboni sono tornati in piazza Verdi: “Tutte/i libere/i!”, è il coro che chiede il rilascio dei fermati.

Ore 18,08 – Si apprende che sono cinque i fermati in via Zamboni.

Ore 18,07 – Dopo le manganellate subite dai Carabinieri, i manifestanti di Hobo si spostano su via Rizzoli.

Ore 18,01 – Carica anche in piazza Maggiore.

Ore 18 – Sarebbero quattro i manifestanti fermati in via Zamboni.

Ore 17,57 – In via Zamboni si parla di alcuni fermi tra i manifestanti.

Ore 17,53 – Cariche in via Zamboni sul corteo partito da piazza Verdi. Foto:

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Ore 17,50 – Il presidio di piazza Verdi, lanciato dal Cua con l’adesione di altre realtà cittadine, si è mosso in corto imboccando via Zamboni in direzione centro. Gommoni nelle prime file, subito dietro allo striscione “Barricata di dignità contro il razzismo, contro Salvini”. Dal sound: “La Bologna meticcia è pronta a respingere la provocazione leghista per la quarta volta”. Foto:

corteo

striscione

Ore 17,45 – Appresa la notizia che il comizio di Salvini si terrà in piazza Maggiore, gli attivisti di Hobo sono riusciti a raggiungere la zona con lo striscione “Contro Salvini legittima difesa”. Prima si sono posizionati sotto il sacrario dei caduti partigiani e poi sono arrivati vicino al Crescentone passando dal voltone del Podestà, invitando i passanti ad unirsi al coro “Odio la Lega”. Il collettivo, via Facebook: “L’abbiamo detto forte e chiaro che Matteo Salvini non è il benvenuto nella nostra città e lui lo sa benissimo: infatti solo con la scorta di Carabinieri e Digos riesce a mettere piede (e solo di sfuggita) a Bologna”. Foto:

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da zic.it