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Bologna: Sciopero alla Conor, ammanettato il coordinatore provinciale S.I. COBAS

Conor mette in mezzo alla strada 22 lavoratori, la Questura interviene e mette in manette il coordinatore provinciale s.i. cobas

Accade nell’emilia della legacoop che al margine di un’assemblea sindacale la digos si presenti in forza dentro e fuori i cancelli dell’azienda a intimidere i lavoratori e accade dopo nemmeno un’ora dall’inizio di uno sciopero regolarmente proclamato che simone carpeggiani coordinatore provinciale del sicobas venga “accompagnato in questura ammanettato” insieme a petrica un altro lavoratore del s.i. cobas.

L’assemblea sindacale si stava svolgendo alla conor srl, azienda leader nella distribuzione dell’ortofrutta, consorziata con agribologna e rappresentata da legacoop.

In conor lavorano 22 lavoratori che nell’arco di 15 anni hanno visto avvicendarsi numerosi cambi appalto, nel solito contesto di irregolarita’ e furto di quote sociali tratto distintivo non solo delle cooperative spuria ma anche di quelle legacoop (n.b illungo sciopero della granarolo).

Negli ultimi anni i lavoratori organizattisi nel sicobas erano riusciti a farsi rispettare acquistando dignita’ e diritti liberandosi di anni di sfruttamento e ruberie e questo evidentemente e’ stato un oltraggio che la committenza non ha mai voluto accettare.

Cosi’ dopo 15 anni passati a caricare e scaricare casse di frutta e verdura 22 lavoratori vengono lasciati a casa senza alcuna comunicazione ufficiale e lo scoprono 10 giorni prima attraverso una telefonata fatta nel corso dell’assemblea sindacale.

Ne’ conor srl ne’ alice la fornitrice( cooperativa legacoop) hanno mai risposto alle richieste del sindacato dirette a chiarire la situazione.

Alice si e’ limitata a disdettare l’appalto e conor ha preferito assumere ex novo altri lavoratori, con l’intenzione di lasciare in mezzo alla strada lavoratori che ormai avevano acquisito troppi diritti e tutele.

In un simile contesto l’azienda chiede un intervento alle forze dell’ordine che prontamente rispondono e giungono in forza sul posto mentre l’assemblea sindacale e’ ancora in corso.

I lavoratori fuori dai cancelli trovano ad attenderli reparti antisommossa che distribuiscono manganellate ai lavoratori e una nutrita rappresentanza della digos bolognese che porta con se’ fascicoli di avvisi di indagine relativi ad un precedente sciopero nazionale.

Il tentativo di pesante intimidazione verso i lavoratori viene prontamente rifiutato e alla notizia che Simone si trovi ammanettato in questura insieme a Petrica suscita nel sicobas nazionale un’immediata reazione e lo sciopero nazionale diventa imminente.

Passa poco tempo e i due vengono rilasciati tra le braccia dei loro compagni giunti alla questura per reclamarne la liberazione.

Oggi 20/06/2018 e’ stato convocato un tavolo in prefettura dove verrà affrontata la sorte dei 22 licenziati della conor.

Per quanto ci riguarda non sara’ mai la repressione a farci fare un passo indietro finche’ ai lavoratori non verranno dati i loro diritti.

Bentornato Simone! Bentornato Petrica!

S.I. COBAS BOLOGNA

Qui sotto, alcuni video della giornata di lotta di ieri che ha causato l’intervento delle forze dell’ordine e la reazione della Digos:

https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/769985649866801/