All alba di questa mattina il comune di Bologna ha dato un altro messaggio chiaro alla città, in continuità con gli sgomberi di altre occupazioni nei giorni scorsi, non ultima quella di La Rage, di ieri mattina.
Le forze dell ordine hanno quindi fatto irruzione nella Zona Militare Liberata, ex-Stamoto, occupata qualche giorno fa dagli attivisti di Noi Restiamo, per lanciare il chiaro messaggio di “Guerra alla guerra”, “Costruiamo reti di solidarietà. Rompiamo la gabbia dell’Unione Europea. Usciamo dalla NATO. Ripudiamo la guerra e i guerrafondai. Dal Donbass a Rojava, la resistenza continua”.
In questi giorni, la curiosità di vedere aperto un luogo inaccessibile per molto tempo aveva destato l’interesse e la solidarietà del quartiere, e gia ci si immaginava la costruzione di percorsi partecipativi che avrebbero ridato un senso a un enorme area dismessa e finalmente ridata alla comunità.
Al momento, si attende la conferenza stampa che si terrà alle 12.00 al parco di via Spartaco, vicino all’ex-Stamoto. A seguire un pranzo solidale.
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La campagna Noi Restiamo alla vigilia della simbolica data del 2 giugno ha liberato la ex-caserma STAMOTO per lanciare la campagna GUERRA ALLA GUERRA, contro le aggressioni della UE, NATO, e del governo italiano in nord Africa, nell’est Europa e in medio Oriente.
Allo stesso tempo, liberare una enorme zona militare abbandonata da 15 anni significa riconsegnarla al quartiere e alla città, che ieri ha partecipato a una viva assemblea parlando di riappropriazione e di creazione di nuovi spazi di aggregazione e sociali, in un contesto cittadino fatto di spazi vuoti e sgomberi continui.
Stamattina è arrivata più che puntuale la risposta della Questura che ha detto che quelle decine di migliaia di metri quadrati devono rimanere vuoti, abbandonati e inutilizzabili.
Cosa fa più paura? Cittadini che si riuniscono per riprendere in mano gli spazi lasciati cadere a pezzi dalle istituzioni? O il fatto che vengano chiaramente accusate proprio quelle istituzioni che hanno imposto le politiche di austerità sulle spalle dei cittadini ma comprano gli F-35, alimentano le tensioni belliche e ci vogliono portare in guerra?
L’IMPERIALISMO VUOLE SPAZIO – RIPRENDIAMOCELO!
da contropiano