Erano finiti in carcere per aver scritto sui muri con la vernice spray. Anche il tribunale del riesame di Bologna ha sposato la linea dura del giudice che ha condannato a 10 mesi due anarchici arrestati tre settimane fa quando, con bombolette e stampi in cartone, stavano tracciando scritte di solidarietà contro l’ arresto di altri loro compagni. In tutto le persone fermate erano state cinque, le altre tre sono state condannate a quattro mesi e rimesse in libertà perché incensurate ma per loro è stato disposto il divieto di dimora in città. Una condanna che definire severa pare un eufemismo e che sembra prendere alla lettera le parole che aveva utilizzato Sergio Cofferati quando, a fine agosto, aveva lanciato un’offensiva anti writers. Era stato lo stesso pm Valter Giovannini a chiedere una condanna anche più alta giudicando le scritte «un’offesa alla città», perché fatte su muri di valore storico.
Share this: