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Buenos Aires: La polizia blocca e malmena il ministro degli Esteri del Venezuela

Episodio gravissimo in Argentina dà il segno dei tempi che si stanno profilando in America Latina. Il ministro degli Esteri venezuelano Delcy Rodríguez, ha denunciato a Buenos Aires di essere stata attaccata dalla polizia argentina al suo arrivo nel palazzo dove era in corso il vertice del Mercosur.

La Rodriguez, ha denunciato alla stampa di aver trovato davanti alla porta di ingresso una sorta di “picchetto” che ha ha impedito a lei e alla delegazione venezuelana di partecupare all’incontro.

Secondo quanto riportato da l’Ambasciata del Venezuela, Delcy Rodriguez era arrivata all’aeroporto internazionale di Buenos Aires insieme ai membri della sua delegazione. Ieri mattina il ministro degli Esteri venezuelano avrebbe dovuto partecipare alla riunione speciale del Consiglio del Mercato Comune (Mercosur), “nonostante gli attacchi scagliati del suo omologo paraguaiano, Eladio Loizaga, il quale aveva fatto sapere che il Venezuela non era stato invitato alla riunione perché in discussione la sua espulsione dal Mercosur, una decisione fortemente sostenuta dall’amministrazione Usa, e alla quale si sono ben prestati i governi usciti dai golpe istituzionali in Brasile e Paraguay, quello di Macrì in Argentina ma anche quello “progressista” dell’Uruguay di Tabarè Vazquez (che sta facendo di tutto per far dimenticare l’esperienza positiva di Hector Mujica). Arrivata all’ingresso del ministero che ospitava l’incontro, Delcy Rodriguez è stata bloccata, strattonata e gettata in terra dai poliziotti argentini. Solo l’intervento del rappresentante boliviano e del resto della delegazione ha messo fine all’aggressione. Un funzionario all’interno dell’edificio ha detto che si è trattato di “una vendetta personale” del neo Presidente argentino Mauricio Macri. L’aggressione ad un ministro di un altro Stato è un atto gravissimo che in altri tempi e in altri contesti avrebbe portato ad una crisi diplomatica stellare e alla guerra.

In una nota diffusa attraverso twitter, il ministro degli Esteri venezuelano ha commentato che: “Nè l’intolleranza burocratica né le modalità dittatoriali dei funzionari del Piano Condor (1) impediranno che il Venezuela eserciti i suoi diritti sovrani”.

Il governo venezuelano ha denunciato quello che considera un tentativo di “triplice alleanza” (Argentina, Brasile e Paraguay) per rilanciare un ‘Piano Condor “nella regione.

A fare il lavoro sporco era stato incaricato il ministro degli Esteri del Paraguay il quale aveva annunciato che il 2 dicembre era stata presa da Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay la decisione di respingere il Venezuela (nonostante fosse il presidente di turno) e che quindi non era possibile che partecipasse alla riunione. La presidenza temporanea del Mercosur è stata assunta dall’Argentina.

Il Mercosur è stato fondato nel 1991 da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, mentre il Venezuela è entrato nel gruppo nel 2012 e la Bolivia è in fase di adesione.

da contropiano

(1) Il Piano Condor era il coordinamento delle dittature militari in America Latina. Nato su ispirazione degli Stati Uniti, ha agito per anni contro oppositori politici, sindacalisti, militanti della sinistra provocando migliaia di morti, desaparecidos, torture e arresti coordinati tra Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay.