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Cagliari: Nuova rivolta nel cpa di Elmas

Ancora disordini al cpa di Elmas. I reclusi hanno danneggiato le strutture del centro e poi si sono scontrati con la polizia. Dopodiché in parecchi hanno tentato la fuga, cercando di scavalcare la recinzione. Un algerino ha avuto una colluttazione con un agente, ferendolo con una barra di ferro. E’ stato immediatamente arrestato e verrà processato per direttissima. I compagni di reclusione dell’algerino hanno solidarizzato con lui, lanciando oggetti e suppellettili dalle finestre e tentando di calarsi dalle finestre utilizzando lenzuola e coperte annodate. Come reazione, subito dopo la rivolta (alle 11), gli immigrati sono stati prelevati e portati nel vicino aeroporto civile, imbarcati con un volo diretto per Catanzaro, destinazione un altro cpt.Già il 10 dicembre, in massa, gli immigrati reclusi presso il cpa di Elmas hanno provato a fuggire. Prima di tentare la fuga i 44 algerini hanno cercato di distruggere il centro, distruggendo le stanze, i bagni, rompendo i tavoli e staccando gli infissi. Solo uno è riuscito nell’intento, ma è stato poi ripreso. L’aeroporto di Cagliari-Elmas è stato chiuso per un’ora.Il giorno prima invece, il 9 dicembre, una trentina di immigrati, provenienti da Etiopia, Somalia ed Eritrea hanno fatto un presidio di fronte alla prefettura di Cagliari per chiedere un incontro con il prefetto per rivendicare il loro diritto alla casa ed a una vita dignitosa. “Con il riconoscimento dello status di rifugiati politici lo scorso 18 novembre – hanno detto gli immigrati – non sappiamo dove andare a dormire e lavarci, mangiamo alla mensa della Caritas, ma soprattutto non possiamo lavorare perché non conosciamo l’italiano”. Per assurdo, una volta ottenuto lo status di rifugiati politici, la loro condizione non è affatto migliorata. I migranti, insieme ad un gruppo di solidali, ha provato ad occupare l’androne del Palazzo Regio, il che ha scatenato la reazione della polizia accorsa, che li ha sgomberati.