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Cagliari: proteste dei pastori, la polizia carica sotto la Regione

Scontri e cariche indiscriminate di polizia e carabinieri: così è terminato il presidio sotto il Consiglio Regionale sardo di Cagliari indetto dal Movimento dei pastori guidato da Felice Floris, a poco più di un mese dalle proteste che paralizzarono la città, in richiesta di un disegno di legge che fronteggiasse il momento di crisi.
I pastori, scesi in piazza per chiedere interventi urgenti a risanamento della gravissima crisi che sta infliggendo il mondo della pastorizia e dell’agricoltura e per chiedere che venga accolta la piattaforma presentata dal Movimento dei patori, sono stati accolti sin da subito da un ingente schieramento di forze dell’ordine, che ha presto reagito al lancio di uova e bottiglie di vetro, dapprima con i gas lacrimogeni, quindi con violentissime cariche.
I pastori hanno risposto alle cariche tentando di erigere barricate nella centralissima via Roma e in tutta la zona tra il consiglio Regionale e il porto cagliaritano: i cellulari hanno quindi invaso la zona a sirene spiegate ed è iniziato un vero e proprio rastrellamento.
Cinque persone sono state fermate, portate nel garage del palazzo della Regione, ammanettate e fatte distendere a terra, mentre numerosissimi si contano i feriti tra i manifestanti, molti lasciati a terra in una maschera di sangue.
Un manifestante ha perso un occhio dopo essere stato colpito da un lacrimogeno.