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Calcio popolare: il punto prima dello sprint finale

Ci siamo. Le giornate si allungano, il sole si mostra con più continuità, i campi si fanno più asciutti e sugli spalti spariscono cappucci e scaldacollo per fare spazio a magliette e petti nudi. I campionati entrano nella fase calda anche dal punto di vista dei risultati, in alcuni casi anzi volgono già al termine e regalano i primi verdetti. Le compagini dell’azionariato popolare si preparano al rush finale per raggiungere i propri obiettivi sapendo bene che le avversarie non regaleranno niente, e che dietro l’angolo ci possono essere le lacrime di gioia e i boati delle gradinate così come le delusioni da smaltire tutti insieme. Partiamo dunque con questa panoramica, stavolta non in ordine di categoria ma in ordine di obiettivi.

Le gioie: innanzitutto facciamo i complimenti più sinceri a due realtà che hanno massacrato ogni concorrenza nei rispettivi gironi, tanto da conquistare il primo posto solitario e la matematica promozione con varie giornate di anticipo. Il Città di Fasano ha chiuso i conti nel girone B di Promozione pugliese con ben 4 giornate di anticipo, e giovedì 16 si giocherà anche la finale di Coppa contro il Bitonto: insomma una stagione da tiranni per i biancoblu, che mirano a tornare alle categorie che gli competono nella nuova era inaugurata con l’azionariato popolare. E poi, c’è da dare il benvenuto a un’altra realtà che promette di regalarci tante emozioni, come la meravigliosa città in cui nasce: il Palermo Calcio Popolare si è iscritto quest’anno alla Terza categoria e nella sua storia…non ha ancora perso una partita! 13 vittorie e 3 pareggi nel girone a 10 squadre che i verderosanero hanno asfaltato. Da sottolineare anche la bella atmosfera che gravita intorno alla squadra, e che speriamo al più presto di poter conoscere da vicino.

Le speranze: vediamo chi potrebbe regalarci un supplemento di stagione qualificandosi per i playoff. Il team antirazzista dell’Afro Napoli United, al suo primo anno in Promozione, è vicinissimo all’obiettivo dopo essere stato saldamente nelle prime posizioni per tutto il campionato: troppo lontano ormai il primo posto che garantisce la promozione diretta, ma a distanza di sicurezza anche la sesta in classifica, vedremo se i verdi avranno abbastanza benzina per farsi valere ai playoff. In Toscana, girone vietato ai deboli di cuore per il Centro Storico Lebowski: a 6 giornate dalla fine rimane in palio un solo posto ai playoff, per il quale c’è un’ammucchiata di squadre che coinvolge praticamente tutta la parte centrale della classifica. I grigioneri sembravano aver mollato un po’ ma nell’ultima giornata hanno battuto la prima in classifica; le prossime due trasferte saranno contro le due più dirette avversarie, e la qualificazione potrebbe davvero essere decisa dal minimo episodio. Grandi speranze vengono anche dalla Seconda categoria: è forse sfumato il sogno dell’Atletico San Lorenzo di vincere addirittura il campionato, con la netta sconfitta in casa della capolista, ma la continuità e la maturità mostrata dai rossoblu in questa stagione lascia davvero sperare in dei playoff (ormai solo un cataclisma potrebbe toglierglieli) da protagonisti. Nelle Marche, l’A.C. Pozzo si conferma come ogni anno squadra di vertice: la conquista di un posto ai playoff è praticamente certa, sembrano troppi i 6 punti di distacco dalla prima (con altre 2 squadre in mezzo) per poter puntare al colpaccio, anche se mancano ancora 7 partite e quindi ancora è d’obbligo provarci. In Campania si conferma una realtà interessantissima il Cava United Football Club, che da neopromosso si trova attualmente al quinto posto, l’ultimo utile per giocarsi il sogno promozione; la strada è ancora lunga, mancano 8 partite e la classifica è cortissima, ma il progetto cavese mostra di essere in ogni caso perfettamente all’altezza. Nel girone molisano è ancora “ospite abusivo” in quanto abruzzese il Castel di Sangro Cep 1953, che alla fine di una serie di partite recuperate in fretta dopo che a gennaio non si era praticamente mai giocato per la neve, si trova al terzo posto a solo un punto dall’accoppiata di testa: sarà battaglia, e se andrà male saranno playoff. Altra neopromossa “col botto” è l’Ideale Bari, al terzo posto in classifica e a soli 4 punti dalla vetta: tutto è ancora possibile, e quanto meno la possibilità di giocarsela ai playoff sembra ormai garantita. Veniamo alla Terza categoria, dove la “storica” compagine della Lokomotiv Flegrea quest’anno sembra aver messo una marcia in più e si trova al terzo posto e quindi in piena corsa. Al nord, se la sta lottando la San Precario, che al momento sarebbe esclusa ma si trova a soli 2 punti dalla soglia utile; ridotte al lumicino le speranze della Frazione Calcistica Dal Pozzo, che deve recuperare 6 punti (e 3 posizioni) in 6 partite, ma lascia ben sperare l’andamento, disastroso a inizio campionato e poi in netto crescendo. Arrivano infine belle notizie dal calcio a 5, dove nella Serie D campana il Partizan Matese ha fatto il salto di qualità e si trova al quinto posto, e al momento avrebbe il pass per giocarsi la promozione. Come non citare infine la Liberi Nantes, squadra romana di rifugiati politici che disputa il suo girone di Terza categoria solo “virtualmente”, non avendo il diritto di totalizzare punti. Altrimenti sarebbe seconda in classifica, il che aggiunge altra amarezza.

I brividi: diamo adesso un’occhiata a chi deve invece guardarsi le spalle per evitare brutte sorprese. Il Città di Campobasso sta in realtà facendo un gran campionato, visto che è neopromosso in Serie D e con la sua “conversione” all’azionariato popolare può rappresentare un bel punto di riferimento per la crescita del “movimento”. A 9 partite dal termine i “lupi” hanno 3 punti sulla zona playout, ma tutto è relativo perché il girone è combattutissimo e la classifica molto corta, tanto che i punti dalla zona playoff sono soltanto 5. Diciamo però che una salvezza diretta sarebbe già un’impresa più che significativa, per consolidare il ritorno dei rossoblu nelle categorie che meritano. Parliamo ancora di rossoblu, stavolta della Brutium Cosenza, che nonostante un andamento leggermente più spedito rispetto all’anno scorso è anche in questa stagione in piena lotta per evitare i playout: tutto si gioca sul filo, ci sono 3 squadre racchiuse in un punto, e una sola delle 3 rimarrà direttamente in Promozione. In ogni caso il rendimento di quest’anno lascerebbe ben sperare anche nel caso in cui i cosentini fossero costretti a giocarsi gli spareggi. In Seconda categoria, stagione molto complessa per lo Spartak Lecce, che sembra ormai destinato, salvo uno sprint finale sorprendente, a giocarsi ai playout la permanenza nella serie.

Il Purgatorio: passiamo ora rapidamente in rassegna le squadre che non hanno più molto da chiedere a questa stagione. Dopo aver tentato fino a qualche giornata fa di agganciare il treno playoff, il Quartograd sembra avere un po’ mollato. Guai però a considerare la stagione come negativa: guardandola da un altro punto di vista, è l’ennesima conferma di essere perfettamente all’altezza di una categoria impegnativa come la Promozione. In Seconda categoria la Stella Rossa 2006 viaggia sulla metà della classifica, e ancora, imprimendo una (forte) accelerazione potrebbe avere qualche speranza di riaprire il discorso playoff. La new entry Spartak Apuane, dopo un inizio sulle ali dell’entusiasmo, è calata un po’ e si trova al quartultimo posto: vedremo se dopo questa stagione di ambientamento avrà tratto insegnamenti utili per aggredire il girone nelle prossime stagioni. Il cammino di Gagarin Teramo e Spartak Lidense è accomunato da una visibile e confortante crescita, che però ancora non le porta, se non con un miracolo in questa ultima parte di stagione, a lottare per le posizioni di vertice. La strada presa sembra però quella giusta. Da segnalare una crescita simile da parte di un progetto a cui teniamo molto, ovvero le ragazze del calcio a 5 dell’Atletico San Lorenzo, che pur non lottando ancora per le prime posizioni mostrano miglioramenti costanti. Infine salutiamo con un augurio di far meglio in futuro, ma anche ricordando che qui nessuno ha l’ossessione del risultato, i fanalini di coda RFC Lions Caserta e Partizan Salerno.

Insomma, per tracciare un bilancio probabilmente è sufficiente guardare alla lunghezza dei paragrafi di questo articolo. In tanti guardano verso l’alto, coltivano sogni, prendono sicurezza del proprio valore. L’autorganizzazione e l’azionariato popolare confermano anche in questa stagione di essere modelli non solo giusti e auspicabili, ma seriamente competitivi, almeno nelle categorie che ci riguardano. Non resta che togliersi la felpa, stappare una birra e salire in gradinata per godersi un finale di stagione che in molti casi riserverà emozioni davvero forti.

Matthias Moretti

da sportpopolare.it