Ajoub Ghaz un detenuto tunisino di 26 anni, ,si e’ suicidato, con un mix letale di farmaci, nella sua cella della casa circondariale di Ancona, sabato 25 settembre.
Mirco Sacchet, 27 anni, si è impiccato in una cella d’isolamento del penitenziario di Baldenich di Belluno. Aveva un cappio stretto al collo e l’altra estremità di un lenzuolo strappato legata ad una sbarra della sua cella. Così le guardie carcerarie di Baldeninch hanno trovato ieri mattina Mirco Sacchet, classe 1983 di Cesiomaggiore. Erano da poco passate le 6 del mattino quando è stato lanciato l’allarme al medico di guardia permanente nella casa circondariale. Ma ogni soccorso si è rivelato del tutto inutile dal momento che il detenuto era già deceduto da almeno un’ora.
Dramma, all’alba, all’interno delle mura del carcere di Belluno. Un dramma che coinvolge un ragazzo giovane, di appena 27 anni, che da qualche mese si trovava rinchiuso, su sua stessa richiesta, in una cella d’isolamento del carcere. Le modalità della disgrazia lasciano poco spazio a dubbi: dovrebbe trattarsi di un suicidio.
Anche se la procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per chiarire ogni aspetto della morte del giovane di Cesiomaggiore. Non è escluso che venga disposta l’autopsia. Non si sanno i motivi che l’hanno portato alcuni mesi fa a chiedere di essere spostato in una cella d’isolamento dove in genere sono rinchiusi i detenuti per i reati più gravi o perché necessitano di protezione o cure sanitarie.
Il giovane, infatti, si trovava in cella perché doveva scontare una pena di due anni e 20 giorni (patteggiata nel gennaio 2009) per un furto d’auto a Sedico e proprio oggi avrebbe dovuto presentarsi di fronte ad un giudice del tribunale di Belluno per rispondere, in udienza filtro, del reato di resistenza ed ingiurie a due carabinieri di Feltre per un fatto del 2006.
Il suicidio di Mirco Sacchet è il 51^ suicidio nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno
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