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Carcere e inasprimento delle pene, gli unici strumenti di rimedio del governo alle gravi carenze sociali

Il disegno di legge 1660 Piantedosi-Nordio-Crosetto prevede una ulteriore criminalizzazione della marginalità sociale ed un ulteriore incremento della repressione del dissenso e del conflitto sociale oltre ad un ulteriore  blindatura del carcere e l’aumento dei poteri delle polizie.Italo Di Sabato dell’Osservatorio Repressione riporta questo nuovo provvedimento alla filosofia securitaria, autoritaria e neoliberista che regge il governo Meloni: “il governo fa diventare il carcere e la pena gli unici strumenti di rimedio alle gravi carenze sociali presenti nel nostro paese, anche per la distruzione continua del welfare e i tagli alle spese sociali ed il conflitto viene relegato solo ad un problema di ordine pubblico

Anche per Susanna Marietti, del Coordinamento nazionale dell’associazione Antigone il nuovo ddl “è un disegno di legge pericolosissimo e perfino l’OSCE (l’organizzazione europea per la sicurezza e la cooperazione) ha detto che mina lo stato di diritto in Italia; ha una serie di norme che riguardano argomenti diversi, che introducono nuove fattispecie di reato, come l’occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui; la pena va anche a colpire anche i movimenti che organizzano queste occupazioni per colpire chi  si fa carico di una questione sociale come quella del diritto all’abitare; riguarderà anche i picchetti antisfratto.” Si tratta, conclude Marietti di uno spostamento dalle politiche sociali alle politiche penali, una tendenza in corso già da tempo ma che ha avuto una accelerata con questo governo.

Le interviste di Radio Onda d’Urto a:

Italo Di Sabato dell’Osservatorio repressione Ascolta o scarica

Susanna Marietti, del Coordinamento nazionale dell’associazione Antigone Ascolta o scarica

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