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Carcere: La vendetta sugli Uomini Ombra

Alla fine di Luglio,il DAP(Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria),con l’autonomia e l’autorità deliberativa conferitagli dal Ministero di Grazia e Giustizia,ha deciso, senza tenere conto dell’Ordinamento Penitenziario,che favorisce i processi di riqualificazione e di vicinanza alle famiglie,strumento basilare di vivibilità per chi è recluso,soprattutto chi è condannato all’ergastolo,di trasferire 18 ergastolani ostativi della sezione AS/1 dell’Istituto penitenziario di Spoleto.

La motivazione ufficiale è la chiusura del reparto è l’ineguadezza dello stesso,che secondo i funzionari non rispondeva più ai requisiti di sicurezza dettati dal protocollo Ministeriale e legislativo.

Questa decisione stride però,dal punto di vista umano,sociale ed è in contrasto con l’ articolo 13 dell’O.P,che sancisce che il trattamento penitenziario deve rispondere ai particolari bisogni della personalità di ciascun soggetto;mi riferisco a tutte le prassi messe in atto sia dal detenuto,che dall’area educativa, che dalla direzione del carcere per favorire l’affettività familiare ed i processi di riqualificazione del recluso(studio,progetti culturali e sociali).

In questi anni infatti,con il confronto democratico e l’impegno costante delle parti in causa,hanno creato un’equilibrio,che ha umanizzato uno dei luoghi di dolore per eccellenza,facendo del carcere di Spoleto un’istituzione all’avanguardia.

Con un freddo decreto,sono stati cancellati anni di lavoro,ritengo tutto ciò profondamente ingiusto dal punto di vista umano.

Le persone trasferite(perchè di esseri umani si tratta),hanno subito un vero trauma da sradicamento;tutto ciò influirà negativamente sia dal punto di vista umano,familiare,sociale e giuridico,dovendo ritrovare l’equilibrio SPEZZATO!!!!!

Il primo problema che dovranno affrontare nei nuovi penitenziari di assegnazione è quello sancito dall’art.22 del C.P.,che non consente alcuna discrezionalità nell’applicazione dell’isolamento notturno del condannato all’ergastolo;parlo della cella singola che,la maggior parte degli istituti non hanno anche che con le sezione di alta sicurezza.Anche questa è una violazione palese dei diritti fondamentali di chi è inserito nel circuito penale

Questo mio piccolo contributo è per segnalare il fatto che,altrimenti,passerebbe sotto silenzio.Alcuni passi già li abbiamo fatti con richieste di intervento al Ministro di Grazia e Giustizia;continueremo nei prossimi mesi la battaglia per ed a fianco degli UOMINI OMBRA.

Un saluto a tutti.
 
Mario Pontillo responsabile nazionale carceri PRC sportello sul carcere prc Roma