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Carceri: detenuto si impicca a Teramo. E’ il 22/o suicidio dall’inizio dell’anno.

Nel carcere di Teramo questa mattina si è ucciso Gianluca Protino, 34enne originario di San Nicandro Garganico (Fg) e detenuto nella Sezione di Alta Sicurezza dell’istituto peligno”. A darne notizia in una nota è l’Osservatorio permanente sulle morti in carcere. “Protino – si legge nella nota – era in carcere dal gennaio 2009, quando fu arrestato dai Carabinieri poichè trovato in possesso di 100 grammi di cocaina. Inizialmente assegnato al carcere di Lucera (Fg) era poi stato trasferito all’Alta Sicurezza di Teramo in seguito al suo coinvolgimento in un’inchiesta sulla criminalità organizzata (l’operazione «Remakè’) che portò all’arresto del «boss» Gennaro Giovanditto e di altre 14 persone, tutte ritenute responsabili di traffico di stupefacenti. Dall’inizio dell’anno salgono così a 17 i detenuti che si sono impiccati nelle carceri italiane, mentre altri 3 si sono sicuramente suicidati utilizzando il gas del fornello da camping in uso ai detenuti. In ulteriori 3 casi a nostro avviso non è possibile attribuire con certezza la morte ad un’intenzione suicida (probabilmente l’intenzione era di «sballarsi» inalando del gas e la morte è stata accidentale). Nel carcere di Teramo, che ha una capienza di 231 detenuti, oggi ce ne sono circa 400, il 25% dei quali stranieri. Negli ultimi 5 anni – si legge ancora nella nota dell’Osservatorio permanente sulle morti in carcere – vi sono morti 8 detenuti, di cui 5 per suicidio. Ma il caso che ha suscitato maggiore scalpore è stato quello di Uzoma Emeka, 32enne nigeriano morto lo scorso 17 dicembre a causa di un tumore al cervello che nessuno gli aveva diagnosticato”.