L’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani per aver sottoposto un detenuto a trattamento “inumano e degradante”. Il caso riguarda la reclusione nel carcere di Parma di Nicola Cara-Damiani, detenuto nonostante non potesse ricevere cure adeguate al suo caso nè, data la paralisi delle gambe, muoversi agevolmente in sedia a rotelle a causa della presenza di barriere architettoniche.
Questo il testo di una petizione promossa sui social network e che riassume il caso di Nicola Cara- Damiani. “Cari Amici , una ingiustizia si sta consumando nei confronti di Nicola Cara Damiani da parte del Tribunale di Sorveglianza di Bologna che il giorno 21/9 u. s. ha pronunciato l’ordinanza di ripristino della detenzione del medesimo , nonostante questi sia gravemente ammalato e quindi incompatibile con il regime carcerario.
Dopo aver trascorso due anni e mezzo in detenzione domiciliare a Fontanellato in una casa affittata dal medesimo, giusta disposizione del Tribunale di Sorveglianza di allontanamento dai luoghi di origine per evitare contatti criminali ( dopo 20 anni di carcere ! ) ora deve ritornare nell’Istituto Penitenziario di Parma . Nulla importa al Tribunale di Sorveglianza che il Cara Damiani sia stato un detenuto modello : Laurea in Scienze Politiche e Sociali conseguita con 105/1110 c/o Università degli Studi di Bari – discussione sulla tesi sperimentale ” LA GIURISDIZIONE PENALE ITALIANA” – Anomalie di Sistema . Non conta che il medesimo sia stato sottoposto a vari interventi chirurgici all’intestino per asportazione di adenomi recidivanti in presenza di patologie spinali ( paraparesi invalidante ) . Ma , quel che più interessa , è che Nicola si sia oramai inserito nel contesto sociale partecipando a vari programmi di studio in informatica , scienze cognitive , sociologia ( Università degli Studi di Firenze ) . Nicola ha tanti Amici in rete : Facebook , Twitter, Blogger , FriendFeed, Worldpress , Livejournal , Myspace , Tumblr . Flickr , Youtube , Picasa , dove lo potevate rintracciare con vari username ( browsernik , cybernik , nik0cara ) . Molti hanno letto i suoi interventi di carattere scientifico , culturale , artistico confrontandosi col suo pensiero in pacati dibattiti ( talora accesi ) all’esito dei quali è conseguita una sensazione di appagamento non solo dal punto di vista dialettico ma anche da quello concettuale . Che fare ? Bisogna sottoscrivere la petizione al Tribunale di Sorveglianza( tesa ad ottenere la liberazione dell’Amico Nicola)”
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