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CasaPound aggredisce sempre. Nuova aggressione a Sandro Ruotolo e Adelmo Cervi

Ancora un’aggressione dei “pacifici ragazzi” di CasaPound contro Guido Ruotolo. Stavolta a Frosinone, dove stava parlando in quel momento Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli trucidati dai nazisti il 28 dicembre 1943 a Reggio Emilia.

Continuano le aggressioni di Casapound. Proprio oggi durante la visita di Sandro Ruotolo, candidato leader di Rivoluzione civile alla Regione Lazio. Le aggressioni sono avvenute a Frosinone dove si sono fatti avanti, ancora una volta, i militanti di Casapound.
Lo spiega in poche righe Ruotolo sulla sua pagina facebbok. “Aggressione di Casapound a Frosinone interrompe iniziativa elettorale di Sandro Ruotolo e Luigi De Magistris. Stava parlando Adelmo Cervi”.

Ma all’iniziativa c’era anche Ezio Paluzzi, il responsabile del movimento arancione Lazio e candidato regionale con Rivoluzione civile Ezio Paluzzi. “Mentre Sandro Ruotolo stava parlando insieme ad Adelmo Cervi – dichiara Paluzzi – c’è stata l’irruzione da parte di un gruppo di ragazzi che sono riusciti ad entrare facendosi largo nella calca e hanno lanciato in area volantini che propagandavano Di Stefano presidente. Sono stati respinti,li abbiamo fatti uscire facendo muro”.

Non cala il silenzio dinanzi a questi gravi fatti e gli esponenti principali, candidati di Rivoluzione Civile infatti fanno sentire il proprio disprezzo, disagio e disappunto per l’accaduto.

“Una nuova irruzione di Casapound – dichiara Paolo Ferrero, Segretario Nazionale di Prc e candidto di Rivoluzione Civile – a un’iniziativa elettorale del candidato di Rivoluzione civile Sandro Ruotolo, mentre stava parlando il compagno Adelmo Cervi, figlio di uno dei 7 fratelli Cervi: vergogna! Giustamente ai fascisti – conclude Ferrero – non piace la nostra lista, l’unica chiaramente e nettamente antifascista, democratica e ispirata ai valori della Resistenza e della Costituzione. La nostra solidarietà a Sandro Ruotolo”.

Ruotolo era lì a portare avanti la sua campagna elettorale. Cosa aveva da dire? perché interromperlo? “L’unico voto utile per cambiare davvero la sanità laziale, un bene comune cui dobbiamo restituire dignita’ ed efficienza. Anche stamane, infatti, visitando i reparti del San Filippo Neri, ho avuto piena conferma di quali grandi potenzialita’ abbia tuttora il nostro Servizio sanitario regionale, a dispetto dei tagli e del blocco delle assunzioni”. “Tutti gli altri candidati presidenti – prosegue Ruotolo – camminano su vecchie strade: c’e’ chi ritiene ancora necessario il commissariamento straordinario, chi crede che siano possibili altri tagli al settore pubblico, chi si abbandona alle solite promesse da marinaio. Noi di Rivoluzione civile vogliamo inaugurare una fase nuova. L’unica via d’uscita dall’emergenza passa per la ripresa di investimenti nella sanita’ pubblica, per la lotta ai potentati pubblici e privati e ai conflitti d’interesse, per la legalita’ e soprattutto per nomine dirigenziali trasparenti, selezionate con procedure pubbliche e svincolate dalle appartenenze di partito. Su quest’ultimo aspetto e sull’uscita dal commissariamento straordinario – conclude – Rivoluzione civile chiede a Nicola Zingaretti impegni e risposte chiare”.
Poi l’interruzione del suo incontro.
Ma anche Antonio Ingroia, minacciato pochi giorni fa, ha fatto sentire la sua voce. ”Tre attentati alla democrazia e alla liberta’ personale nell’arco di una campagna elettorale – dichiara – che rimarra’ impressa nella storia del Paese per i toni violenti. L’aggressione dei Casa Pound al candidato di RC alla regione Lazio, Sandro Ruotolo; la lettera a me indirizzata con insulti e minacce di morte, e quella giunta alla sede di Rivoluzione civile per Gianfranco Mascia, nostro candidato alla Regione, reo evidentemente di non essere fascista. La missiva recita infatti: ‘Sfortunato il paese che non ha fascisti” e poi e’ disegnato un cuore: ”Il prossimo sara’ il tuo”. Il tentativo di imporre un clima del terrore anacronistico non spaventa né piega chi combatte ogni giorno per l’affermazione della legalita’. Non ci lasceremo piegare – conclude Ingroia – le minacce stimolano la voglia di democrazia”.
” Adesso basta! – dichiara Ivano Peduzzi, consigliere regionale di Rifondazione Comunista e candidato del Prc nella lista di Rivoluzione Civile Lazio – Per l’ennesima volta siamo qui a esprimere la nostra solidarietà a Sandro Ruotolo per la seconda aggressione subita, nel giro di pochi giorni, da parte di Casapound. Cambia il luogo, ma le modalità, vili e violente, sono sempre le stesse. Sandro Ruotolo ha dichiarato più volte e pubblicamente che Rivoluzione Civile è antifascista. E sta pagando il prezzo per un valore che non andrebbe neanche messo in discussione. Cosa aspettano le forze dell’ordine a intervenire? Chi sono, questi facinorosi neo fascisti, è chiaro a tutti. Quanto avvenuto non è accettabile – continua Peduzzi – soprattutto perché non è la prima volta. La Prefettura aveva il compito di garantire il tranquillo svolgimento della campagna elettorale. Una campagna che si chiude oggi, per Casapound nell’unico modo che conosce: con la violenza”.
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