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Casapound e l’aggressione all’Ardita San Paolo

Domenica si è verificata l’aggressione di squadracce, almeno 30 persone, con spranghe e mazze in occsione della partita della squadra di terza categoria calcistica a Magliano Romano; la squadra era l’ARDITA San Paolo. Una squadra romana di sport popolare e dal basso, nemica dello sport patinato e del suo gossip. Gran parte dei calciatori dell’Ardita condividono idee di sinistra, ma sul campo mai è comparsa una caratterizzazione politica. Eppure c’è qualcosa nel nome che irrita i fascisti: il richiamo agli Arditi del Popolo. Quei numerosissimi antifascisti che dopo la prima guerra mondiale rispondevano colpo su colpo ai raid della canaglia fascista, spesso con successi clamorosi che ancora prudono assai ai fascisti di ieri e di oggi.

Sin dall’inizio la pista dell’incursione fascista a Magliano Romano è stata l’unica che stava in piedi, senza ombra di dubbio. Per una serie di fortuite coincidenze e brillanti intuizioni, malgrado il fatto che Magliano è piccolissima, praticamente priva di videocamere, e i gli aggressori erano travisati da passamontagna, i Carabinieri riescono a trovare due vetture in cui si rinvengono bastoni e passamontagna e i nove occupanti delle due auto; anche se è chiaro che devono essere coinvolte almeno altre tre vetture, ancora non identificate.

Fino a lunedì notte non escono indiscrezioni sul padrinaggio di affiliazione dei mazzieri fascisti di Magliano Romano. Poi escono i nomi dei nove fermati dai carabinieri per lesioni personali gravi, perseguibile d’ufficio, in quanto una delle vittime ha avuto una brutta frattura scomposta di un braccio. I provvedimenti dovranno essere poi confermati come domiciliari dai giudici. I nomi sono i seguenti, sei dei nove arrestati abitano a Viterbo. Di Maulo, Spolverini, il 27enne Alessio Reinkardt, il 26enne Iacopo Magnani, il 24enne Leonardo Ercolani e il 22enne Federico Miralli. Gaglini abita a Vitorchiano, come il 18enne Giovanni Lupidi, il più giovane del gruppo. Edoardo Fanti, 24enne, è l’unico che vive a Soriano.

Chi è Gaglini? E’ il notorio candidato a sindaco di Casapound di Viterbo, nelle ultime elezioni comunali. E Di Maulo e Spolverini? Viterbonews24 del 18 novembre dice: “Ervin Di Maulo, 32 anni, e Roberto Spolverini, 28 anni, due ”autorità” in materia di aggressioni neofasciste. Di Maulo era già finito in manette nel novembre 2011 per aver picchiato a sangue, con la complicità di tre minorenni, due ragazzi nel centro storico di Viterbo. Dal marzo scorso, inoltre, Di Maulo, insieme con altre 5 persone, era stato sottoposto a Daspo”. L’Unità il 25 settembre 2008 scriveva: “Il blitz della Digos e della squadra mobile di Viterbo è scattato all’alba. Tra le case da perquisire c’è quella di Ervin Di Maulo, 26 anni, militante di estrema destra, già denunciato più volte per violenze. Gli agenti sanno che ha preso parte al raid nazifascista compiuto la notte del 3 settembre scorso durante la festa di Santa Rosa e finito in uno scontro con un gruppo di sinistra, probabilmente anarchici. Che sempre lui, due giorni dopo, ha aggredito a bottigliate un altro ragazzo di sinistra. Ci sono testimoni, immagini fotografiche contro Di Maulo. Nella sua abitazione la polizia ha trovato un manganello, uno sfollagente, un coltello con una lama da dieci centimetri, magliette e libri nazifascisti. Il ventiseienne è stato arrestato con l’accusa di rissa aggravata, violenza e danneggiamento”;

Ma Di Maulo, oltre a frequentare i tribunali e a ed essere sanzionato da DASPO, è soprattutto un estremista di destra che fa a capo a Casapound, anche se nessun blog o giornale in queste ore lo sta scrivendo: sulla sua pagina Facebook, almeno fino alle 11 di oggi, si leggeva “militante politico di CasaPound Italia dal 2008. Candidato al consiglio comunale di Viterbo”.

casapound viterbo

Ci sono pertanto due esponenti di rilievo di Viterbo fermati per l’aggressione di Magliano Romano. Un danno di immagine pesante per la formazione law and order che cerca il contatto con la Lega di Salvini per proiettarsi a livello nazionale. Non si può negare troppo l’evidenza ed allora il prode Di Stefano (l’esponente romano e nazionale che parla spesso, nei suoi recenti afflati con Borghezio della Lega) di Casapound su twitter dice : “Gaglini è innocente, ed è mio fratello”. Gaglini sarebbe innocente, in quanto fratello di un rapporto di fratellanza a noi ignota… forse quella della Lupa? Oppure si tratta di un avvertimento, che non comprendiamo: chi tocca Gaglini, guardate che tocca me! Già proprio quel Di Stefano figlio del sedicente professionista laureato Di Stefano, quello della chiacchierata consulenza per la strage di Ustica o quella della mitica consulenza per i due Marò!

Altre volte sono state messe fuorilegge in Italia delle organizzazioni neofasciste: per esempio Ordine Nuovo, Movimento Politico, Avanguardia Nazionale. Fino a oggi quando ci sono stati coinvolgimenti in storie penali gravi e/o eclatanti Casapound prima ha negato l’affiliazione degli indagati per poi dire: fino a pochi anni (mesi) fa erano vicini al nostro Movimento poi se ne sono andati…E’ accaduto per l’omicidio dei due Senegalesi a Firenze, è accaduto per il leader di CPI di Verbania Ossola Ceniti, arrestato per l’omicidio di Giuliani a Roma alla Camilluccia nella storiaccia del tesoretto nascosto di Mokbel. Oggi la fratellanza cambia idea. Si direbbe comunque che, sulla base della considerazione di tanti altri fatti e fattarelli nazionali e intrenazionali, dove si inserisce Casapound con alcuni suoi esponenti apicali, sarebbe il caso di chiedere e di lanciare una campagna per la messa fuorilegge di Casapound.

Gioele Dax