“Marcello Lonzi è stato colpito con un corpo contundente. A seguito di questo il suo cuore si è fermato”. E’ questa la perizia medico legale di parte del dottor Marco Salvi che da tempo ha preso in mano l’incarico direttamente dalla madre di Marcello Lonzi, Maria Ciuffi. Ieri mattina tre ore di contraddittorio nella stanza del sostituto procuratore che aveva convocato per l’occasione un medico legale da Siena. I due dottori e il sostituto procuratore hanno rivissuto, da un punto di vista medico-giuridico, quel drammatico giorno dell’11 luglio del 2003, data in cui Marcello Lonzi fu trovato morto all’interno della sua cella del carcere delle Sughere. In via Falcone e Borsellino immancabile la presenza di Maria Ciuffi che dopo cinque anni e mezzo continua a non darsi per vinta e a cercare la verità. “E’ passato tanto tempo da quel terribile giorno”, ha commentato Maria Ciuffi fuori dai locali della procura della Repubblica, “ma in questi anni nessuno mi ha ancora saputo dire perché è morto Marcellino. Il come, adesso, me lo sono sempre di più chiarito. Ma il perché non mi è dato di saperlo. E a distanza di cinque anni e mezzo penso che sia un mio diritto saperlo”. Gli indagati attualmente rimangono tre sul registro del pm Antonio Giaconi, l’ex compagno di cella e due guardie penitenzierie.
fonte: Il Corriere di Livorno
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