Da oggi chi possiede una piantina di cannabis sul terrazzo di casa non avrà problemi con la legge. Lo ha stabilito la Cassazione secondo la quale la coltivazione di una sola pianta di marijuana “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”. Il pronunciamento della Suprema Corte è arrivato in seguito al ricorso del procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro che aveva protestato per l’assoluzione di un ragazzo di 23 anni sorpreso con una piantina di Maria sul balcone della sua abitazione a Scalea (Cosenza).
Proprio per il fatto che si trattava di una sola piantina, quindi chiamando in causa la “modestia dell’attività posta in essere emerge da circostanze oggettive di fatto, come in questo caso la coltivazione di una piantina in un piccolo vaso sul terrazzo di casa con un principio attivo di mg 16, il comportamento dell’imputato deve essere ritenuto del tutto inoffensivo e non punibile anche in presenza di specifiche norme di segno contrario”. In altre parole i supremi giudici – in base alla sentenza 25674 – hanno chiamato in causa l’assenza di pericolosità del gesto, che è quindi da non sanzionare penalmente, come invece specificherebbe il legislatore in caso di coltivazione di sostanze stupefacenti.
Una decisione senza precedenti, che creerà un importante precedente nella giurisprudenza e che, sicuramente, accenderà un focolaio di polemiche non da meno. Da anni si cerca di trovare la soluzione più giusta nei confronti del “problema droga” e con questa sentenza i giudici sembrano voler soverchiare le rigide norme in materia di cannabis et simili. Del resto come non considerare il fatto che forse i benefici sociali che si ricavano dalla proibizione di canapa non compensano adeguatamente i costi che la collettività paga, collocando “fuori dalla legge” il comportamento di intere fasce giovanili. Cosa che li allontana ancor di più dalle istituzioni.
Fonte: Affari Italiani
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per quale motvo ripubblicate una notizia di giugno 2011?
per quale motivo ripubblicate una notizia di giugno 2011?
Caro Stefano è vero! Anche a noi può capitare di sbagliare o di non fare le accurate ricerche. Purtroppo la segnalazione che avevamo avuto dal link di affari italiani http://affaritaliani.libero.it/cronache/cassazione-la-marijuana-si-pu-coltivare010612.html dava dal data del 1 giugno 2012…. ci scusiamo con tutti… ma quello che conta è l’attualità della notizia, che fa sempre bene ricordare, visto la repressione in atto verso chi consuma e coltiva per uso personale piantine di marijuana
regà, ce ne sono innumerevoli di sentenze di cassazione simili a queste. ma la legge è sempre la fini-giovanardi, ciò significa che se ti trovano anche solo una piantina ti mettono in galera, ti fai tutti i processi e ricorsi e poi forse la cassazione ti dà ragione!
“Del resto come non considerare il fatto che forse i benefici sociali che si ricavano dalla proibizione di canapa non compensano adeguatamente i costi che la collettività paga, collocando “fuori dalla legge” il comportamento di intere fasce giovanili. Cosa che li allontana ancor di più dalle istituzioni”.
CURIOSA CONSIDERAZIONE.. QUINDI DOVREI PREOCCUPARMI .. MI SENTO SOLO.. SENZA L’ALA PROTETTIVA DELLE ISTITUZIONI .. ah ah ah MA DAI!!
scusate forse è una battuta che non capisco, o è esempio di comicità involontaria…