Nella giornata di ieri, giovedì 2 giugno, centinaia e centinaia di ragazzi, tra i 15 e i 20 anni, si sono trovati spontaneamente nella spiaggia libera di Peschiera del Garda, per una giornata di freestyle musicale convocata tramite i social network. A un certo punto tra un gruppo ristretto di giovani, una decina fra tutti i presenti, è scoppiata una rissa.
Lo scontro è stato occasione di un intervento del reparto mobile, che è entrato in azione, quando ormai le tensioni erano terminate, con uno sgombero dell’area. Successivamente l’azione poliziesca ha agitato alcuni dei ragazzi, che sono saliti sui tettucci delle auto.
In seguito i giovani sono stati scortati in stazione e prima di partire sono stati quasi tutti schedati e fotografati. Molti sono scesi alla stazione di Brescia in costume, perché non li è stata data nemmeno l’opportunità di recuperare le proprie cose dopo l’allontamento operato a forza di spintoni.
Su quanto è successo abbiamo realizzato una trasmissione con la testimonianza di una giovanissima volontaria della Festa di Radio Onda d’Urto presente anche lei sulla spiaggia insieme ai tanti ragazzi e ragazze. Inoltre sull’opportunità di un intervento di questo genere della polizia, in una spiaggia affollatta di giovanissimi e su come sono stati trattati abbiamo chiesto una riflessione e un commento ad Alessandro Augelli presidente della cooperativa Il Calabrone, che si occupa della promozione di iniziative di prevenzione del disagio giovanile.
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Aggiornamenti – Lunedi 6 giugno
Nei giorni sucessivi sui social sono stati pubblicati nuovi video dove vengono ripresi atti di vandalismo gratuito: su questi episodi si è aperto sui social da parte dei giovani presenti all’evento una discussione sulla leicita’ dei fatti accaduti. Inoltre si è venuti a sapere delle molestie sessuali subite da alcune ragazze tra i 15 e i 20 anni presenti sui treni diretti a Brescia, Bergamo e Milano da parte di loro coetanei. Su questo il movimento femminista NUDM Milano ha diffuso un comunicato.
Quanto accaduto il 2 giugno è naturalmente diventato oggetto della campagna elettorale di Matteo Salvini che parlando a Desenzano domenica 5 giugno ha detto che “bisogna farla finita con le baby-gang del Garda”. Proprio questa domenica la tratta di Lago tra Desenzano e Castelnuovo era completamente militarizzata con diversi agenti in divisa a presidiare spiagge pubbliche e stazioni ferroviarie.
In questa nuova trasmissione abbiamo sentito Alessandro Scattolo del Collettivo Gardesano Autonomo, Emanuela di NUDM Milano e la testimonianza di Loretta cittadina di Casdtelnuovo d/G Ascolta o scarica