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Cile: Chiesti 25 anni di carcere per il dirigente mapuche Héctor Llaitul

La Procura sollecita pene per presunti delitti di incitazione e apologia della violenza, furto, attentato contro l’autorità e usurpazione.

La Procura Regionale dell’Araucanía, in Cile, venerdì ha sollecitato una pena di 25 anni di privazione della libertà contro il dirigente e portavoce del Coordinamento Arauco Malleco (CAM), Héctor Llaitul, nell’ambito della Legge di Sicurezza dello Stato.

Secondo il pubblico ministero della causa, Roberto Garrido, a Llaitul sono imputati presunti capi d’accusa di incitazione e apologia della violenza, furto di legname e attentato contro l’autorità e usurpazione, e sarebbe multato per presunti attacchi alla proprietà.

“L’accusa si fonda sulla prova riunita durante il periodo dell’indagine che comprende più di 70 testimoni, più di 20 periti e più di 200 prove materiali, documenti e altri elementi di certezza che saranno presentati di fronte al tribunale”, ha specificato Garrido.

Da parte sua, l’avvocato della difesa di Llaitul, Rodrigo Román, ha dichiarato che l’accusa si fonda sui discorsi che il suo rappresentato ha emesso come portavoce del CAM.

“Non esiste una sola prova che possa dare fondamento a detta pretesa. E qui non c’è più una concertazione in marcia, attraverso questa operazione politica, per incarcerare le idee di questo organo della resistenza del popolo nazione mapuche”, ha precisato Román in un video diffuso attraverso l’indirizzo Twitter dell’Organizzazione non Governativa (ONG) Defensoría Popular.

Dopo che è stata presentata l’accusa da parte della Procura, il Tribunale di Garanzia di Temuco deve stabilire un’udienza per la preparazione del processo, che determinerà la colpevolezza di Llaitul nei delitti che gli sono attribuiti.

Héctor Llaitul è incarcerato preventivamente nel Centro Penitenziario di Valdivia, dove lo scorso 29 novembre ha iniziato uno sciopero della fame liquido insieme ad altri cinque comuneri mapuche, davanti alle presunte “irregolarità, processi e pratiche giudiziarie” contro di loro.

Da Comitato Carlos Fonseca