La commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati ha concluso l’esame del provvedimento che istituisce una commissione monocamerale d’inchiesta sui fatti del G8 di Genova del 2001. Italia dei valori e Udeur non hanno partecipato alla seduta. Il testo unificato messo a punto da Gianclaudio Bressa (Ulivo) stabilisce che la commissione di inchiesta sul G8 di Genova sia composta da trenta deputati nominati dal presidente della camera in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo. La commissione avrà gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria, e dovrà concludere i propri lavori entro dieci mesi dalla data della sua costituzione ed entro i successivi due mesi presenterà alla Camera una relazione conclusiva. La commissione, si legge nel testo Bressa, ha il compito di «ricostruire in maniera puntuale gli avvenimenti accaduti a Genova in occasione del vertice dei Paesi del G8 e delle manifestazioni del Genoa Social Forum; accertare se durante i giorni in cui ha avuto luogo il vertice del G8 si sia verificata una sospensione dei diritti fondamentali garantiti a tutti i cittadini dalla Costituzione; ricostruire la gestione dell’ordine pubblico facendo luce sulla catena di comando e sulle dinamiche innescate che hanno provocato azioni violentemente repressive nei confronti dei manifestanti». Per i fatti oggetto dell’inchiesta parlamentare–si legge ancora nel testo–non è opponibile alla commissione il segreto di Stato, né quello di ufficio, professionale e bancario”. Le sedute della Commissione saranno pubbliche anche se, a maggioranza semplice, i componenti possono decidere di riunirsi in seduta segreta. Le spese per il funzionamento della Commissione sono stabilite nel testo nel limite massimo di 50 mila euro e sono poste a carico del bilancio interno della Camera.
Share this: