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Contestazioni al giro della padania: fermato e denunciato un manifestante

Terza tappa del giro della presunta Padania e terzo giorno di contestazioni. Decine di manifestanti hanno iniziato a contestare la corsa ciclistica per professionisti che oggi parte da Lonate Pozzolo, nel varesino, per raggiungere Salsomaggiore Terme (Parma). “Lega fora di ball” è uno degli slogan maggiormente scanditi dai manifestanti, che dopo aver fatto slittare di quasi un’ora la partenza della tappa, grazie all’utilizzo di fischietti, striscioni e trombe, hanno proseguito con la loro contestazione con un presidio nella piazza del centro del paese.

Al passaggio del gruppone in territorio parmense, poco sopra Tabiano, in località Poggietto, i militanti di Rifondazione Comunista e Cgil, dei sindacati di base e attivisti No Tav,  hanno cercato di interrompere il giro. Presenti e contrari alla corsa anche diversi ciclisti amatoriali della Uisp. La zona era però sorvegliata dagli uomini della Digos e dai carabinieri. Spinta, grida, insulti e diversi militanti sdraiati per terra nel tentativo di fermare la corsa sono stati bloccati (foto). Il momento di tensione più alto si è verificato quando uno dei manifestanti ha cercato di sfondare il cordone protettivo un funzionario della Cgil è stato tiratò giù e travolto da un  carabiniere. Il compagno è stato fermato e trascinato a forza dalla Digos e dai miltari ed è’ stato accusato di oltraggio a pubblico ufficiale.