Noi non ci stiamo! Non riusciamo a rimanere impassibili davanti alla fine del tifo, della passione, del colore e della goliardia che caratterizzavano gli stadi italiani, causata da televisione, divieti e Tessera del Tifoso.
Come Boys Parma 1977 ci siamo resi conto dell’apparente impotenza dei gruppi Ultras di fronte all’Osservatorio che, al di la dei vari protocolli di intesa e delle dichiarazioni sui giornali, è il vero potere forte col quale relazionarsi.
L’opera di resistenza nei confronti della Tessera ha coinvolto moltissimi gruppi, i quali si sono schierati con tutti i mezzi a disposizione, striscioni, conferenze, boicottandola ed eludendola, ma ai fini pratici siamo impossibilitati a cambiare materialmente la situazione attuale; gli unici due enti che possono provvedere a tal proposito sono l’Osservatorio e il Ministro degli interni.
Pensare di essere presi in considerazione dall’Osservatorio come interlocutori, in quanto Ultras, è irrealistico, il rischio è andare a sbattere contro un muro di gomma.
L’obbiettivo è quindi quello di spingere le società, unico altro attore del teatrino, a formulare una proposta a tutela dei propri tifosi che hanno liberamente deciso di non aderire al progetto TdT, società che riunendosi potrebbero portare la proposta all’Osservatorio, invece di lasciare isolate le varie voci che si sono levate contro.
La proposta insiste nel richiedere all’Osservatorio il ripristino delle modalità di vendita dei biglietti della scorsa stagione o in subordine la effettiva applicazione del Protocollo d’intesa ad oggi sistematicamente ignorato, questo come primo passo. In cambio, le società si impegnano a devolvere l’incasso (o almeno parte di esso) di quel settore a favore delle popolazioni colpite da disastri naturali, o altra beneficenza. Le società non perderebbero ulteriori soldi, li stanno già perdendo, e non sembrano preoccuparsene molto (sappiamo bene che l’unica cosa che conta sono i diritti televisivi).
Questo passaggio riguarderà il lasso di tempo che manca da qui a fine stagione, vorremmo dare la possibilità a quelle società che si sono schierate contro la tessera, di slegarsi le mani e di agire concretamente verso i loro tifosi, poter puntare alla prossima stagione verso la normalità, in quanto sino ad ora, le risposte sentite in
giro ci sono sembrate sempre identiche e univoche nei confronti della pressione che l’ex ministro Maroni esercitava su tutte le componenti del calcio.
Lo scopo è mirare tutti verso l’Osservatorio ed il loro superiore, ossia il ministro Cancellieri. Per farlo abbiamo pensato all’iniziativa, che il governo tecnico potrebbe prendere in considerazione perché risparmierebbero migliaia di euro di soldi pubblici.
Pensiamo sia importante coinvolgere anche quelle istituzioni chiamate in causa: sindaci, onorevoli del territorio ecc ecc. Loro dovrebbero avere lo stesso ruolo delle società ma con un diverso destinatario, non sarà l’Osservatorio ma direttamente il ministro Cancellieri.
Le istituzioni dei paesi colpiti potrebbero essere interessate, mediante gli Ultras potrebbero venire a conoscenza dell’iniziativa ed informare chi di dovere.
Su come gestire l’eventuale transazione di denaro, domanda che ci hanno posto non abbiamo ancora un’idea precisa, siamo aperti a qualsiasi tipo di proposta.
BOYS PARMA 1977
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