Cosa avvenne veramente e chi c’era nell’attentato alla sede diplomatica dell’Urss?
- giugno 19, 2012
- in antifascismo, emergenza
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In tanti ricordiamo le parole di Alemanno, sindaco di Roma, in occasione degli scontri del 15 ottobre 2011 a Roma in una intervista a Il Messaggero “Basta buonismo. Bisogna indagare senza sosta per individuare quei teppisti che hanno devastato Roma. Sono degli animali, devono finire in carcere e ci devono restare il più a lungo possibile.”
Parole dure, in ogni caso sopra le righe.
Ma chi è Gianni Alemanno tutto law and order, un uomo tutto di un pezzo che definisce “animali” gli autori di scontri di piazza in una manifestazione di Movimento“degenerata”?
Sanno tutti che nella sua vita Alemanno colleziona tre arresti non certo per ebbrezza alcolica o per diffamazione.
La prima volta. il 20 (e non il 21 come spesso riportato) novembre 1981 è arrestato dai carabinieri insieme a Sergio Mariani, segretario del FdG di via Sommacampagna, plurindagato, come presunto responsabile di una sprangata a un giovane nei pressi di un bar di Castro Pretorio a Roma. Ma Alemanno sarà prosciolto.
La terza volta. il 28 maggio (non il 29 maggio) 1989 Alemanno viene arrestato a Nettuno mentre cerca di ostacolare il corteo di auto del Presidente USA Bush per la commemorazione dei caduti americani nella II Guerra mondiale: evidentemente la Liberazione dal nazifascismo era ancora considerata da certi figuri come un insulto!
La seconda volta è circondata invece da un alone di falsi, cortine fumogene e notizie reticenti davvero formidabile.
La vulgata, scritta sul web come su vari libri, è la seguente. Nel 1982 Alemanno viene arrestato per vari mesi insieme ad altri camerati come presunto autore con complici del lancio di molotov esplose nell’ambasciata sovietica; il più delle fonti sostiene che ciò avvenne nel corso di una manifestazione “degenerata “anti Jaruzelsky.
Eppure nessuno ha memoria a Roma di una manifestazione di estrema destra “motivata” dal putsch di Jaruzelsky durante tutto il 1982, finita con molotov in territorio diplomatico sovietico…
Hic Rhodus, hic salta! Se la manifestazione non è del 1982, forse è del 1981, tenendo conto che il putsch di Jaruzelsky è del 13 dicembre 1981. Ma anche nel dicembre 1981 non c’è traccia della dimostrazione in questione!
Si apprende invece dalle pagine romane de l’Unità, del 27 dicembre 1981, un’altra storia:
SONO I FASCISTI DI TERZA POSIZIONE ATTENTATO LEGAZIONE URSS: QUATTRO ARRESTI
Un gruppo di neofascisti –vicini a Terza posizione come li ha definiti la Polizia- sarebbero i responsabili dell’attentato incendiario contro la legazione commerciale sovietica avvenuto qualche sera fa. La Digos romana ha arrestato 4 persone e ne ha fermate altre due. I sei avrebbero formato il commando che qualche sera fa ha lanciato 4 bottiglie incendiarie nel cortile della sede diplomatica dell’URSS in via Clitunno. L’attentato è stato compiuto nella notte tra il 23 e il 24 dicembre( …) Sul posto dalla Questura è stata inviata una volante. Gli agenti, accorsi subito, hanno fatto in tempo a vedere tre giovani che a piedi tentavano di raggiungere una traversa di via Clitunno. E’ cominciato così un lungo inseguimento per le strade del quartiere Trieste. I poliziotti hanno affermato che contro di loro sono stati esplosi diversi colpi di pistola tant’è che dietro un bidone della spazzatura sono state trovate due 7.65(pistole ndr) e un caricatore. Gli agenti alla fine sono riusciti a fermare i tre che sono stati poi arrestati. L’altro arresto e i fermi sono avvenuti invece nella giornata di ieri”.
Dunque L’Unità parla probabilmente degli unici arresti di quegli anni per un attentato incendiario in una sede diplomatica sovietica a Roma. Se così è stato, in questa vicenda non si è trattato perciò di incidenti nel corso di una manifestazione, ma di un vero e proprio attentato fascista e terrorista..
Ma c’è di più. Sul libro di Luca Telese, “Cuori neri”, a pag 738 si legge:
“Nel 1982 ,..) così durante una protesta davanti a una delle sedi della rappresentanza diplomatica del socialismo reale, Paolo (di Nella) e Gianni (Alemanno) si guadagnano qualche giorno a Regina Coeli“.
Nella stessa pagina è riportata una dichiarazione di Alemanno a Telefono Giallo del 1989. “Per Paolo (di Nella) il rifiuto del compromesso era assoluto. All’indomani del colpo di stato di Jaruzelsky partecipò a una manifestazione molto violenta e molto dura contro l’ambasciata sovietica”.
E’ riportato inoltre un pezzo de la Repubblica del 5 febbraio 1983 a firma Claudio Gerino “Paolo Di Nella era stato arrestato, lo scorso anno, insieme ad altri missini, per un lancio di bottiglie incendiarie contro la legazione dell’Unione sovietica a largo Trasimeno (che fa angolo con via Clitunno ndr)
Riassumendo, ci fu un attentato incendiario la notte del 23 dicembre 1981 alla sede diplomatica dell’URSS da parte di un commando fascista armato a via Clitunno/largo Trasimeno.
Furono arrestati dei giovani di estrema destra.
Risulta che Paolo di Nella e Gianni Alemanno trascorsero svariate settimane al carcere di Rebibbia (e non a Regina Coeli) per esser stati coinvolti negli attentati incendiari contro la sede diplomatica URSS. A Rebibbia Alemanno poi dividerà la cella con incarcerati dei NAR, Peppe Dimitri, e Andrea Munno (oggi coinvolto nello scandalo truffa dei Punti Verdi del Campidoglio). Alemanno fu arrestato in un altro attentato incendiario tra il 1981 e il 1982 sempre a via Clitunno? O Alemanno faceva parte piuttosto dei componenti del commando arrestati il 24 dicembre 1981? Se così fosse Alemanno ha mentito parlando di manifestazioni contro l’ambasciata URSS, in vece di dire attentato terroristico! E perché cita solo Paolo di Nella come arrestato e non sé stesso?
Anche se anni dopo arrivò inopinatamente la assoluzione processuale per Alemanno nella vicenda dell’attentato incendiario contro la sede diplomatica dell’URSS, perché i ragazzi del Movimento di Roma nel 2011 sono definiti degli animali, prima del processo, quando danno luogo a incidenti… e lui, Alemanno, cos’è stato un orco, un lupo mannaro? E come finì quel processo sull’attentato alla sede diplomatica sovietica, tutti assolti o ci fu un Cireneo? Ci sono ancora tante, molte questioni da chiarire ancora.
Gioele Dax
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