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Cosenza: Arriva Minniti e la polizia carica gli studenti

Contestato il ministro degli Interni Minniti questa mattina a Cosenza, dove interveniva presso l’Università della Calabria alla giornata di studi sul tema “Intelligence: a dieci anni dalla riforma. Risultati, questione aperte, prospettive”.

Decine di compagni, migranti, studenti, precari hanno portato uno striscione con la scritta “Decoro e legalità, via Minniti dalle città” e un foglio di via gigante, da consegnare al ministro, le cui truppe hanno notificato diversi fogli di via a compagni cosentini per impedir loro di partecipare al corteo no g7 a Giardini Naxos, Sicilia, lo scorso 27 maggio.

Il corteo si è mosso intorno ad un’università completamente militarizzata da digos e reparti della celere, mentre sui tetti erano visibili diversi tiratori scelti.

La tensione è salita sul ponte dell’Unical dove gli studenti esponevano striscioni e facevano interventi.
La polizia ha caricato più volte i manifestanti, cercando di allontarli e impedendogli di calare degli striscioni. Gli scontri sono proseguiti per molti minuti, tra le manganellate, le spinte e le minacce degli agenti.
Un attivista entrato al convegno è stato cacciato mentre provava a prendere parola e cercava di consegnare il foglio di via al Ministro.

Ci racconta quanto accaduto Simone, centro sociale Rialzo. Ascolta o scarica

Da Radio Onda d’Urto

cosenza scontri

La giornata di mobilitazione continua con un’assemblea nell’Aula Giulio Regeni sempre in università.

Riportiamo un primo commento a caldo del Centro Sociale Rialzo.
Importante giornata di lotta questa mattina all’Università della Calabria in occasione della venuta del ministro Marco Minniti.
Decine di precari, ricercatori, migranti, studenti, occupanti di casa abbiamo manifestato contro la presenza del ministro nel nostro Ateneo, provando a consegnare a Minniti un foglio di via dalla nostra università e città.
La risposta è stata, come al solito, militare: cariche sul ponte dell’ateneo, un compagno bloccato all’interno dell’aula, un altro ferito.
Oggi non è che l’inizio di una lotta più ampia, per i diritti, la libertà di movimento, i più basilari principi della democrazia.
Ricercatori, precari, migranti, occupanti di casa, studenti, disoccupati, tutti uniti nella lotta!
Il tempo del riscatto sta arrivando!

Proponiamo alcuni video caricati da Radio Ciroma.