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Cremona: decade l’accusa di devastazione e saccheggio per gli antifascisti

Sentenza al Tribunale di Cremona  per il processo che riguarda il secondo filone dell’inchiesta sulla giornata della rabbia e della lotta del 24 gennaio 2015 indetta a seguita dell’attacco fascista del 18 gennaio contro il centro sociale Dordoni che mandò in coma Emilio, compagno del Centro Sociale Dordoni.

Ai 3 antifascisti alla sbarra Sam, Filippo e Gianmarco veniva contestato il pesantissimo reato di devastazione e saccheggio, retaggio del codice fascista Rocco e, in questi ultimi anni, usato e abusato da numerose procure d’Italia per reprimere il dissenso politico.

Il pm aveva chiesto 4 anni per Sam e Gianmarco e 5 anni e 4 mesi a Filippo del Dordoni, a cui il pm non aveva ritenuto di concedere nemmeno le attenuanti generiche.

Invece, il tribunale ha assolto da ogni accusa Filippo (difeso dall’avv.Pezzucchi), condannando – per resistenza e lesioni, non per devastazione e saccheggio – Gianmarco (difeso dall’avv. Giorgio Bisagna) a 9 mesi (con condizionale),  e Sam (difeso dagli avv. Pezzucchi e Steccanella) a 10 mesi (senza condizionale). Filippo e Gianmarco  sono quindi liberi: Sam, invece, dovrà presumibilmente attendere ai domiciliari qualche settimana.

Da Cremona l’avvocato Sergio Pezzucchi, legale di Filippo e Sam. Ascolta  o scarica.

Il commento  anche di Michele del cs Dordoni.Ascolta o scarica

Da Radio Onda d’Urto