Critica il ministro Valditara, provvedimento disciplinare per Christian Raimo
- maggio 17, 2024
- in misure repressive
- Edit
Il docente romano colpito dall’Ufficio Scolastico Regionale per aver attaccato Valditara dopo le sue dichiarazioni alla trasmissione L’aria che tira sul caso Ilaria Salis.
Aveva criticato il ministro Valditara, per questo avrebbe violato il nuovo codice etico dei dipendenti pubblici: Christian Raimo il 21 maggio dovrà comparire nella sede dell’ufficio scolastico regionale del Lazio, essendogli stato notificato un provvedimento disciplinare. Scrittore e docente ha racconta quanto avvenuto in un lungo post sui social in cui chiede: «Si può criticare un ministro?». E ancora: «Purtroppo sanzioni, querele, provvedimenti disciplinari sono il modus operandi di un governo sempre più illiberale e antidemocratico», facendo riferimento anche alla professoressa Donatella Di Cesare, prosciolta dopo essere stata querelata dal ministro Lollobrigida, e alla professoressa dell’Aria che nel 2019, durante le celebrazioni della giornata della memoria, aveva fatto fare un lavoro agli studenti in power point, accostando le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza sull’immigrazione dell’allora ministro dell’Interno Salvini ricevendo una sanzione poi annullata dal Tribunale di Palermo perché illegittima.
A Raimo gli viene contestato il contenuto di un post su Facebook in cui scriveva: «Un ministro dovrebbe difendere tout-court un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un approfondimento interno, e invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori, e lasciare che gli uffici scolastici regionali vengano usati in modo esattamente contrario alla loro funzione; non prendere parola invece quando davvero la violenza fisica viene esercitata sulla comunità scolastica, come è accaduto a Pisa poco più di un mese fa». E ancora: «Nel merito. Non so quale costituzione abbiano come riferimento Valditara o altri rappresentanti di governo. Quella per cui insegno è nata dalla lotta di partigiane e partigiani che hanno combattuto fascismi e nazismi. A scuola spero di educare alla libertà (art.2) e alla giustizia (art.3); non al merito, non all’assimilazione o all’umiliazione, che sembrano l’orizzonte pedagogico del ministro Valditara».
Per le dichiarazioni che ho fatto in trasmissione (sulla questione Salis, ndr) e non a scuola, ovviamente, ho ricevuto violente dichiarazioni minatorie di parlamentari leghisti e di Fratelli d’Italia. E striscioni di minacce di gruppi ultras neonazisti e gruppi di studenti di organizzazioni neofasciste con altri striscioni sotto scuola, tutti a volto coperto. Un ministro dovrebbe difendere un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un approfondimento interno, e invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori».
In questa vicenda si legge con nitidezza tutta la pericolosità della deriva politica reazionaria che stiamo vivendo.
Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp