Lettera di Ali dal carcere di Ferrara. Ali insieme a Anan e Mansour è uno dei 3 palestinesi arrestati all’Aquila perché accusati di sostenere la resistenza palestinese
In nome della Palestina e delle voci della libertà. In nome dei discepoli di Mandela
Saluto tutti i ragazzi che ci sostengono e sostengono la causa palestinese, la libertà e la giustizia. Vi seguo attentamente, e vedo la fede che mettete nella causa palestinese. Ringrazio tutti gli studenti e le studentesse, i giornalisti, e tutti coloro che difendono i diritti umani, e chi ancora mi scrive. Rimanete la nostra voce e la voce della Palestina. Se vi state facendo domande sulla nostra situazione, sappiate che non ci manca niente, se non la libertà.
Stiamo bene grazie alla resistenza e alla pazienza che abbiamo imparato dal popolo di gaza, il quale combatte da solo il mondo contro il colonialismo sionista.
Pace alla madre Palestina, che resiste alla prepotenza sionista dal 1948.
Vita alle madri e agli anziani resistenti, vita ai bambini che non dimenticano. Non c’é lutto per i martiri palestinesi, il lutto é per gli scoraggiati e gli avviliti. Il numero dei martiri palestinesi ha raggiunto e superato i 38.000, mentre il mondo osserva il genocidio in silenzio.
Libertà per la Palestina!
Libertà per Gaza!
Dal cimitero dei vivi, Ali Irar (as2)
Non facciamo mancare loro la solidarietà, continuiamo a scrivergli:
ALI IRAR c/o Casa Circondariale di Ferrara, Via Arginone 327 – 44122 Ferrara (FE)
ANAN YAEESH c/o Casa Circondariale di TERNI, Strada della Campore 32 – 05100 Terni (TR)
MANSOUR DOGHMOSH c/o Casa di Reclusione “nuovo complesso Rossano Calabro” Contrada Ciminata 1 – 87064 Corigliano-Rossano (CS)
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