“Un passato che si proietta nel futuro dove il confine tra amore e odio si fa labile e la memoria non coinciderà mai con la parola perdono” (i compagni e le compagne di Dax)
16 MARZO 2003, LA NOTTE NERA DI MILANO
Alcuni compagni usciti dal pub Tipota si scontrano con tre neofascisti armati di coltelli che li colpiscono ripetutamente, ferendone gravemente due. Uno sarà operato d’urgenza mentre Davide “Dax” non arriverà vivo in ospedale. Sul luogo sopraggiungono invece numerose pattuglie di polizia e carabinieri che, ostruendo la circolazione stradale, contribuiscono a ritardare i soccorsi. Poco dopo la partenza delle ambulanze arriva anche un reparto di celere con caschi e manganelli, respinti subito dalle grida indignate dei presenti… un avvertimento…
All’ospedale S.Paolo, già militarizzato dalle forze dell’ordine, i medici comunicano la morte di Dax. Disperazione, incredulità, rabbia…. I compagni e gli amici presenti rispondono alle provocazioni di Polizia e Carabinieri, che danno subito il via a feroci cariche dentro e fuori l’ospedale. Una caccia all’uomo stile Genova 2001, quella stessa brutalità che abbiamo visto in azione in Val di Susa solo qualche settimana fa.
“Volevano portare via la salma dell’amico” Così il giorno dopo il Questore Boncoraglio legittima l’operato delle forze dell’ordine, il cui bilancio per i pestaggi contro chi era presente è di decine di punti di sutura sul viso, denti e braccia rotte, teste aperte, facce s figurate e sangue dappertutto.
Sui “fatti del San Paolo” si aprirà poi un processo con imputati un carabiniere e due polizziotti, accusati di porto d’arma impropria e abuso d’ufficio, e 4 compagni alla sbarra per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Questo processo si è concluso in Cassazione nel 2009 con da un lato la piena assoluzione delle forze dell’ordine e dall’altro la condanna di due compagni ad un totale di 3 anni e 4 mesi di carcere più 100.000 euro di multa.
Lo Stato si è assolto, la magistratura ha legittimato e consacrato l’operato dei suoi servi in divisa. Nessuno stupore, nessun lamento. La stessa cosa è accaduta per i processi del G8 Genova. Nessuno stupore, nessun lamento ma rabbia, odio e la determinazione nel continuare a lottare, ricordare e raccontare.
Una storia che continua perchè fascisti e polizia continuano ad ammazzare, nelle carceri, nelle strade. Continua con il nome di Renato Biagetti, Ivan Khutorskoy, Carlos Palomino, Nicola Tommasoli, Stefano Cucchi, Jan Kucera, Alexis Grigoropoulos, Federico Aldrovandi, Carlo Giuliani e molti altri. Un elenco che non vogliamo vedersi allungare, una storia di sangue che deve essere fermata costruendo solidarietà, resistenza, lotta antifascista e anticapitalista.
“Per combattere questo nuovo fascismo non ci saranno i vostri nonni, o i padri dei vostri nonni. Affrontarlo toccherà a voi” Partigiano “Foco”
sabato 13.03 @ San Precario Space Via Pichi, 3 Milano
ore 18.00/20.00
ASSEMBLEA ANTIFASCISTA
partecipano Associazione Fausto e Iaio, Associazione Dax16marzo2003, Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre, Maldestra; interverranno delegazioni antifasciste da Russia, Spagna e Napoli
martedi 16.03 @ Via Brioschi, Milano
ore 22.30
CORTEO IN QUARTIERE
giovedi 18.03 @ Via Mancinelli, Milano
dalle 17.00
RICORDO DI FAUSTO E IAIO
con la realizzazione di un nuovo murales per Dax
il programma completo su www.daxresiste.org
fonte: InfoAut