L’uomo sarebbe uscito a giugno del prossimo anno. A denunciare il caso è la Cgil Funzione Pubblica. Dall’inizio dell’anno salgono a tre i decessi tra i detenuti nella struttura tra le più sovraffollate d’Italia. L’ennesima morte in carcere.
La terza nella struttura penitenziaria di Busto Arsizio in meno di un anno (negli altri due casi si è trattato di detenuti che hanno inalato gas) mentre questa volta la Cgil Funzione Pubblica di Varese ipotizza un suicidio, attraverso un comunicato stampa.
È accaduto martedì nell’Istituto di via per Cassano Magnano, dove un detenuto di 31 anni, di nazionalità tunisina, si è tolto la vita. È stato l’agente di Polizia Penitenziaria in servizio in infermeria che ha dato l’allarme; purtroppo però a nulla è valso il pronto intervento dei sanitari del carcere che non hanno potuto che constatarne il decesso.
L’uomo era in carcere da luglio 2011 e sarebbe uscito nel giugno prossimo. È l’ennesima tragedia che si consuma nelle carceri italiane e il 3° decesso in meno di un anno presso il carcere di Busto Arsizio, un carcere quest’ultimo noto alle cronache per lo spaventoso stato di sovraffollamento. Sono infatti 432 i detenuti presenti ad oggi presso il carcere di Busto Arsizio quando la capienza regolamentare sarebbe di 167 detenuti. Solo qualche giorno fa il senatore radicale Marco Perduca aveva fatto visita alla struttura per denunciarne il sovraffollamento.
fonte Ansa
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