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Di carcere si continua a morire

Un tunisino da oltre un mese in sciopero della fame. Accusato di violenza sessuale, s’era sempre dichiarato innocente!

E’ morto la notte del 7 settembre dopo un lungo sciopero della fame, iniziato oltre un mese fa nel carcere di Torre del Gallo a Pavia. L’uomo aveva intrapreso la protesta dopo aver saputo di una nuova condanna emessa contro di lui per un’accusa di violenza sessuale: una sentenza che il recluso aveva contestato duramente, senza però trovare ascolto. Da qui l’estrema protesta, sfociata prima nel ricovero in ospedale e poi nel decesso. Per protestare contro la morte annunciata del loro compagno, oggi i detenuti di Pavia hanno rifiutato il pranzo, lamentandosi per il sovraffollamento della struttura che contiene 450 persone contro le 300 autorizzate. L’8 settembre la deputata radicale Rita Bernardini ha presentato un’interrogazione al ministro della giustizia Alfano affinchè si faccia luce sul caso specifico e anche sulle altre 53 morti (di cui 33 suicidi) che nel solo 2009 hanno funestato le carceri italiane. Oltre 4mila, invece, gli atti di autolesionismo segnalati dietro le sbarre in questi primi otto mesi dell’anno.