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Direttiva Maroni: Rifondazione non firma il protocollo

Il protocollo sulla disciplina delle manifestazioni che è stato firmato questa mattina in Prefettura a Roma è l’ennesimo strumento di cui il Governo si dota per mettere la mordacchia a chi protesta contro le sue politiche. Nella sostanza, il protocollo recepisce in toto le indicazioni impartite dal ministro Maroni riguardanti la necessità di limitare fortemente cortei e manifestazioni perché queste creerebbero disagi ai cittadini. Si legittima così una tesi non costituzionale, che vede contrapposto il manifestante al cittadino, con il primo che “per professione” crea disagi ed il secondo che è costretto a subirli. Rifondazione Comunista non firmerà questo protocollo perché la possibilità per i cittadini di manifestare oltre che un diritto costituzionalmente inviolabile è indice della maturità di una democrazia e qualunque tentativo di limitarla va fermamente osteggiato. Dalle limitazioni al diritto di sciopero a quello di manifestazione, la strada di limitare i diritti costituzionali è quella scelta da questo governo, una scelta contro cui ci opporremo fino in fondo, compresa la disobbedienza civile, se necessario.