In Egitto hanno condannato a 5 anni di carcere il blogger e attivista per i diritti umani Alaa Abdel Fattah, protagonista della rivoluzione del 2011. Il suo avvocato Mohamed el-Baqer e il blogger Mohamed «Oxygen» Ibrahim sono stati condannati a 4 anni, tutti e tre sono accusati di «diffusione di notizie false», la stessa accusa mossa a Patrick Zaki
Alaa Abdel Fattah e il suo avvocato sono colpevoli di aver criticato le autorità per il trattamento dei detenuti e per alcuni decessi in custodia avvenuti in circostanze sospette (il blogger ha vissuto personalmente le violenze mentre era in detenzione preventiva), Mohamed «Oxygen» Ibrahim per aver denunciato sui social il mancato rispetto dei diritti sociali ed economici da parte del governo, altri tre dissidenti pagano con il carcere la loro libertà di espressione, teoricamente garantita dalla costituzione egiziana e dalle leggi internazionali.
I tre erano stati arrestati a settembre del 2019, pochi mesi dopo che Fattah aveva finito di scontare la sua pena, nell’ambito di alcune proteste contro il presidente Abdel Fattah al Sisi, arrivato al potere nell’estate del 2013 in seguito a un colpo di stato. Da allora si trovavano in stato di detenzione preventiva, e il processo era iniziato nell’ottobre del 2021.
L’Egitto di Al-Sisi è una dittatura feroce e spudorata e l’Italia continua a fare affari con questa dittatura.