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Egitto: Giacomo Passeri è stato condannato a 25 anni di carcere

Luigi Giacomo Passeri arrestato in Egitto, un anno fà,  per possesso di «piccole dosi» di marijuana è stato condannato a 25 anni di carcere

Luigi Giacomo Passeri, un uomo di 31 anni di Pescara che dall’agosto dello scorso anno si trova in carcere in Egitto per possesso di marijuana, è stato condannato all’ergastolo: dovrà scontare 25 anni di carcere nel paese. La sentenza è arrivata in realtà il 19 agosto al termine del processo di primo grado nei confronti del 31enne originario della Sierra Leone, cresciuto a Pescara e residente da qualche anno a Londra: a comunicarne l’esito oggi sono stati i fratelli Andrea e Antonio.

Passeri era stato arrestato al Cairo il 23 agosto dello scorso anno, mentre era in vacanza. Secondo la famiglia il motivo sarebbe il possesso di una piccola quantità di marijuana per consumo personale. Secondo i pochi documenti, in arabo, della polizia egiziana di cui la famiglia è venuta in possesso, le accuse sarebbero di possesso e traffico di sostanze stupefacenti. Sempre secondo quanto ricostruito dai familiari, Passeri si troverebbe nel carcere di Badr, a nord del Cairo. I familiari avevano raccontato anche che le udienze per il processo di Passeri erano state a lungo rimandate perché i testimoni dell’accusa rifiutavano di presentarsi in aula. E’ detenuto da un anno in celle buie e sporche, condivise con uomini accusati di omicidio.

Siamo ancora sotto choc: ci hanno comunicato che mio fratello è stato condannato all’ergastolo, con 25 anni da scontare in Egitto”, ha detto all’Adnkronos Andrea Passeri.

Lui si è sempre dichiarato innocente, si sente abbandonato”, racconta Andrea il quale, dopo la condanna, dice di non aver ricevuto alcun contatto dall’Ambasciata italiana al Cairo. “Chiediamo allo Stato, alla politica italiana di farlo tornare in Italia, di interessarsi almeno al caso attraverso la documentazione ufficiale rilasciata dalle autorità egiziane in mio possesso. Giacomo è ingiustamente trattenuto lì, si faccia qualcosa per riportarlo al più presto a casa”, è l’appello del fratello.

Luigi, in sciopero della fame dopo un anno in cella al Cairo

 

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