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Egitto: Si allunga ancora la prigionia di Patrick Zaki. Altri 45 giorni di cella

La Corte d’Assise del Cairo ha prolungato ulteriormente la detenzione del 28enne, recluso a Tora da quattordici mesi per alcuni post critici verso il governo

Non finisce l’incubo di Patrick Zaki. La Corte d’assise del Cairo ha rinnovato di altri 45 giorni la sua detenzione. A riferirlo è stata Hoda Nasrallah, l’avvocata del giovane egiziano, che frequentava un master all’Università di Bologna.

Respinta anche la richiesta di un cambio dei giudici presentata durante l’ultima udienza, lunedì, da parte della difesa.

Zaki è recluso nel carcere di Tora ormai da quasi 14 mesi con l’accusa di incitamento alla ribellione post critici verso il governo diffusi sui social. Messaggi, tra l’altro, che il 28enne nega di aver scritto.

Arrestato l’8 febbraio 2020 all’aeroporto del Cairo, dove era arrivato dall’Italia per far visita ai familiari, è ancora in attesa di giudizio.

«Vorremmo che il governo italiano facesse subito una cosa, perché può farla subito: convocare l’ambasciatore egiziano a Roma per esprimere tutto lo sconcerto per questo accanimento e chiedere che sia rilasciato», le parole a caldo di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.