Lucca, rapina al supermercato Il bandito è un poliziotto della Digos di Pisa
- settembre 29, 2015
- in malapolizia
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Daniele Lama, 49 anni, in passato si era occupato di antiterrorismo facendo parte della squadra che indagava sulla brigatista Cinzia Banelli. E’ anche scrittore di gialli
Il rapinatore arrestato lunedì sera dopo una rapina a un supermercato Conad di Lucca in cui si era fatto consegnare 4.500 euro in contanti, è un poliziotto della Digos di Pisa: Daniele Lama Trubiano, 49 anni. Il poliziotto era attivo nella sezione investigativa della Digos come assistente capo e in passato si era occupato di antiterrorismo facendo parte anche della squadra che si era occupata delle indagini sulle nuove brigate rosse e che portarono all’arresto della brigatista pisana Cinzia Banelli. Due anni fa con lo pseudonimo Daniele Lama aveva pubblicato il libro «Da grande voglio fare il tenente Colombo».
La pistola di ordinanza come arma
L’agente, secondo quanto si è appreso, avrebbe agito con la pistola di ordinanza e con la sua auto personale lasciata a poca distanza dal supermercato che aveva raggiunto a piedi. Ma nella pistola di ordinanza non c’erano i bossoli della pistola ma altri, calibro 9×21. L’uomo si è rifiutato di spiegare il perché del suo gesto.
Inseguito dai cassieri
Il poliziotto lunedì sera si è fatto consegnare l’incasso dai dipendenti del supermercato minacciandoli con una pistola, per poi darsela a gambe con un bottino pari a circa 4 mila euro, ma è stato inseguito dal personale stesso che è riuscito ad immobilizzarlo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Il fatto si è verificato attorno alle 20, alla chiusura del negozio: a fermare la fuga dell’uomo ci ha pensato la prontezza di riflessi e il coraggio dei dipendenti del supermercato, che si sono gettati al suo inseguimento senza paura.
Lo sconcerto del questore di Pisa
«Siamo sconcertati e davvero non sappiamo dare una spiegazione a quanto successo. Negli ultimi tempi non ha mai dato segni di nervosismo o altri segnali che lasciassero prevedere qualcosa di preoccupante». Lo ha detto il questore di Pisa, Alberto Francini, commentando l’arresto dell’agente della Digos. «Era rientrato in servizio – ricorda il questore – dopo un periodo di malattia ma le sue condizioni psicofisiche erano buone. È un fatto inspiegabile, che ci amareggia. Nessuno, neppure tra i suo colleghi più stretti, riesce a dare una motivazione al gesto che ha compiuto».
Agente sospeso
L’agente, in servizio nella squadra antiterrorismo della Digos, è stato immediatamente sospeso in attesa dell’esito del procedimento penale a suo carico che «già alla conclusione del processo di primo grado – ha sottolineato Francini – potrebbe portare in caso di condanna alla destituzione da poliziotto».
Digos, neanche il fascino della rapina
Da grande voleva fare il tenente Colombo ma ha fatto irruzione in un supermercato di Lucca armato di pistola, costringendo i commessi a consegnargli quasi 4000 euro di incasso, per poi finire arrestato poco dopo grazie anche all’intervento di alcuni clienti. Nel momento dell’arresto si è scoperto che il maldestro rapinatore non era altro che un agente della Digos di Pisa e che per il colpo aveva utilizzato la pistola d’ordinanza.
L’agente, soprannominato “Pasticca”, è un volto storico della Digos pisana, impresso nella memoria di molti per il risentimento e l’impegno con cui tentava di ostacolare le attività dei collettivi e le lotte sociali in città. La carriera in polizia doveva però stargli stretta. Si è così improvvisato dj nei bar più squallidi della città e negli ultimi anni ha dato poi alle stampe alcuni romanzi di infima qualità, di cui uno per l’appunto intitolato “Da grande voglio fare il tenente Colombo”. Qui la sua vicenda autobiografica di agente della squadra antiterrorismo si intreccia con quella romanzata di un gruppo di studenti pisani che decidono di intraprendere la lotta armata richiamandosi alle BR. Un vero topos letterario per le relazioni di polizia del genere “investigazione e teorema”. Ma si sa, alle vite mediocri non serve la finzione. Così, non vedendo premiato il suo estro da dattilografo della Questura, ha pensato bene di dedicarsi alle rapine a mano armata; per l’ennesima volta deve aver però sopravvalutato le proprie capacità, visto l’esito del colpaccio.
Nessun rammarico per il prelievo alle casse dei supermercati della grossa distribuzione, ma proprio non riusciamo a provare simpatia verso questo rapinatore improvvisato, ben lontano dall’acume sornione di Peter Falk e troppo sicuro della sua impunità di sbirro.
Per gli stomaci più forti, il suo blog: http://lamatibetano.wix.com/danielelama
da InfoAut