Gli studenti del Liceo scientifico Righi di via Campania a Roma hanno occupato da vari giorni la loro scuola sulla base di una piattaforma forte. “Ci siamo ripresi gli spazi – hanno comunicato gli studenti del Liceo. In questi mesi abbiamo rivendicato i nostri diritti e urlato il nostro dissenso in piazza il 10 ottobre e il 14 novembre, contro il piano scuola del ministro Giannini e il Jobs Act». Gli studenti lamentano come alla richiesta di diritti, di aumento occupazionale, di abbattimento dell’emergenza abitativa, di difesa e tutela dei territori, le risposte siano sempre «repressive, escludenti e mai efficaci nell’andare a restituire ad un’intera generazione un futuro e una prospettiva di vita dignitosa».
Gli slogan più diffusi tra i ragazzi e le ragazze del Righi sono “No alla repressione” e “No allo sfruttamento in nome della produttività». I due licei adiacenti Righi e il classico Tasso sono considerati i salotti buoni della borghesia romana; si tratta di due licei in cui i Presidi da qualche anno fanno finta di non sapere che il mondo esterno alle mura scolastiche brucia di contraddizioni, di non lavoro, di disagio sociale. Malgrado il clima ovattato da salottino di buona famiglia, dove è buono e incoraggiato solo chi non contesta e critica veramente le fondamenta dell’attuale crisi italiana, gli studenti del Righi hanno occupato il loro istituto.
Ma non potevano mancare i fascisti a provocare e svolgere il loro infame mestiere di guastatori delle ribellioni giovanili: quando non riescono a tentare di infiltrarsi direttamente mettono in atto il teppismo dell’assalto delle squadracce. E così venerdì notte una squadraccia di dieci fascisti si è presentata al Righi a provocare; gli occupanti per fortuna hanno sbarrato il portone e hanno impedito l’entrata. A questo punto la squadraccia invece di allontanarsi con fare da gregge di montoni ha continuato inutilmente a mugghiare e a sbattere i loro pugni, le loro corna e spranghe contro il portone. A quanto ci è stato dato di capire una parte degli aggressori fascisti era la stessa che fece un blitz al Righi nel marzo 2012 causando feriti vari tra i giovani democratici che si stavano recando a una grande manifestazione nazionale a piazza Esedra a favore del rilancio dell’occupazione: in particolare era presente venerdì notte il noto picchiatore G.O. Costui già è condannato proprio per l’aggressione del marzo 2012 ed è sotto processo per altre ancora.
Gli studenti del Righi riferiscono che una vettura volante delle forze dell’ordine alla fine sia intervenuta: dell’atteggiamento di chiacchierata distesa tra i fascisti ancora lì presenti con l’equipaggio i ragazzi del Righi sono rimasti stupiti. Però qualcuno degli occupanti va sostenendo che essendo l’occupazione un atto illegittimo era meglio che non abbiano identificato nessuno “ da una parte e dall’altra”. Ma questa è una palese ingenua incongruità: tra i fascisti lì presenti erano presenti dei pregiudicati e degli indagati e dovevano essere identificati e segnalati all’autorità giudiziaria. Chi occupa una scuola non commette un reato ma al massimo un illecito sanzionabile, se ci sono danni e si riconoscano dei responsabili, da parte della Corte dei conti. E comunque le forze di Polizia non possono entrare in una scuola occupata senza l’autorizzazione del Questore e del Preside. Mentre le forze di Polizia dovrebbero identificare e fermare i fascisti aggressori che fanno parte delle squadracce! Ha fatto il capo equipaggio della volante un rapporto di servizio venerdì notte o non è accaduto nulla a via Campania?
Claire Lacombe