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Firenze: sgomberato presidio migranti

Sabato mattina un corteo di italiani e rifugiati eritrei, somali ed etiopi ha concluso il suo percorso in Piazza Bambini e Bambine di Beslan, davanti alla Fortezza da Basso di Firenze dove si stava svolgendo la manifestazione Terra Futura, vetrina della regione Toscana sullo sviluppo sostenibile. Al grido di “terra futura, tenda presente” i rifugiati politici hanno montato insieme a noi un presidio permanente di protesta. I rifugiati (fuori dai percorsi di assistenza e senza casa) chiedono uno stabile da autogestire e recuperare, la residenza nel Comune di Firenze e il rinnovo dei titoli di viaggio . Il Comune di Firenze non solo non si è fatto vivo ma ha mostrato il volto duro della repressione. La Polizia Municipale ha fatto irruzione nella tendopoli in cui migranti e italiani stavano dormendo: hanno cominciato a trascinare la gente fuori dalle tende in malo modo, sfasciando e strappando i teli e le strutture dei ripari provvisori. Al tentativo dei migranti di resistere, mettendosi davanti e sotto le camionette che stavano portando via il materiale della tendopoli, la Municipale ha reagito con strattoni, spinte, calci e buttando le donne a terra, provocando alcuni contusi lievi. Il tutto condito da varie provocazioni e offese da parte dei pubblici ufficiali presenti che denunciamo con forza. Le forze dell’ordine sempre in disparte, sono intervenuti solo quando tre migranti hanno minacciato di lanciarsi da un cavalcavia in preda alla disperazione per l’ingiustizia che si perpetrava, ancora una volta, contro di loro. In ogni caso la ferma e decisa determinazione dei migranti e degli italiani presenti, ci ha permesso di resistere allo sgombero. La responsabilità di tutta questa operazione è da attribuire solo ed esclusivamente al sindaco Renzi, sempre più chiaramente destrorso nelle idee e nei mezzi usati . Se fino a pochi giorni fa Renzi si vantava della vetrina di Terra Futura oggi finalmente il “rottamatore” ,che vorrebbe rappresentare il cambiamento del Pd, presenta il suo vero volto: come un De Corato qualunque rimanda i problemi reprimendoli con la repressione. E’ questa la terra della solidarietà e dell’accoglienza di cui parla il presidente della Toscana Rossi? A noi non ci sembra. I rifugiati politici hanno il diritto di avere una casa o almeno un Cara (centro per rifugiati) da cui possono entrare e uscire per lavarsi, mangiare e dormire. A questo punto ci domandiamo quindi dove stia, davvero, l’illegalità. In più troviamo gravissimo che le nostre richieste non vengano ascoltate, anche perché la richiesta di uno stabile da gestire e recuperare non comporta nessuna spesa per il Comune di Firenze.
In ogni caso il presidio permanente è stato velocemente ricostruito, più grande di quello precedente e sarà animato, nei prossimi giorni, da molte iniziative.
Non ce ne andremo da qui finchè non avremo risposte: anche se noi chiediamo diritti e voi ci date polizia rimarremo a pretendere ciò che spetta di diritto ai nostri amici somali, etiopi ed eritrei.
avanti Brigate!

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