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Fisciano (Sa): Poliziotti picchiano violentemente Tony Della Pia candidato di Potere al Popolo

Toni della Pia, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Avellino e candidato di POTERE AL POPOLO nel collegio uninominale della Camera dei deputati stava tornando dal lavoro (è un artigiano dell’edilizia) alla guida del suo camion, assieme a un suo collega quando viene fermato,  nei pressi di Fisciano – Lancusi, vicino Salerno, da quattro pattuglie della polizia,  che, a loro dire, cercano un camion rubato.

Un infortunio ovviamente può capitare; e può anche succedere che i poliziotti non credano lì per lì alle dichiarazioni di innocenza di quelli che fermano.

Il punto è che qui non si limitano a non credere, non fanno le verifiche che Della Pia chiede e che possono facilmente avvenire per radiotelefono, e al fermo aggiungono una aggressione violentissima e immotivata.

Di fatto, Della Pia viene picchiato violentemente. Cade a terra sotto una gragnuola di pugni, schiaffi e calci, indirizzati intenzionalmente al volto.

In questo momento la situazione è in stallo, col camion fermo al bordo della via e Della Pia sanguinante.

I poliziotti hanno probabilmente capito la prima cosa, e cioè che il camion non era stato rubato, ma è effettivamente di proprietà del compagno.

Ma sta a noi, a tutti coloro che hanno a cuore lo “Stato di diritto”, far loro capire anche la seconda e più importante cosa, e cioè che quando fermano qualcuno, indipendentemente dalle accuse che gli muovono, devono tenere le mani e i piedi a posto. Non siamo ancora in una vile dittatura come quelle che c’erano una volta in Sud America, quando chi aveva una divisa si permetteva di fare quello che voleva a suo piacimento.

Nell’immediato esprimiamo la nostra solidarietà più totale al compagno Toni della Pia per la violentissima aggressione che ha subito, assicurandogli la vicinanza di Rifondazione Comunista e di tutto POTERE AL POPOLO per ogni doverosa rivalsa legale.

Partito della Rifondazione comunista – Potere al Popolo

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tonyDal Pronto soccorso dall’ospedale di Mercato San Severino Tony racconta «Mi hanno tirato fuori dal furgone, mi hanno sbattuto a terra, mi hanno preso per i capelli e mi hanno picchiato mentre un agente mi puntava la pistola contro. Sono stato letteralmente massacrato»

. «E’ successo – ci spiega – che all’altezza di Baronissi mi sono accorto di essere seguito da tre pattuglie della Polizia che mi segnalavano di accostare. Il tempo di fermarmi e non ho capito più nulla. Dei poliziotti hanno tirato fuori dal furgone, mi hanno sbattuto a terra, mi hanno preso per i capelli e mi hanno picchiato mentre un agente mi puntava la pistola contro. Sono stato letteralmente massacrato».

Il perché di tale violenza, Della Pia lo saprà soltanto in seguito: «In pratica mentre percorrevo la Salerno-Avellino qualche automobilista avrà confuso il furgone su cui ero a bordo per quello che gli era stato rubato. Ha avvertito le forze dell’ordine che sono intervenute. Il problema è che non mi hanno dato nemmeno il tempo di capire. Sono passati subito alle vie di fatto. Mentre mi picchiavano io chiedevo “perché?”, “perché?”, “perché?”. L’ho fatto tre volte ma nessuno mi ha risposto. Pensavo di aver perso qualcosa dal furgone e di aver provocato un incidente, per il resto non immaginavo nulla».

Uno scambio di persona che Della Pia ha pagato caro con un forte ematoma all’occhio, un dente saltato e svariati dolori al corpo.

In attesa che l’ospedale di Mercato San Severino produca il proprio referto. Dopo le percosse e dopo essere stato immobilizzato, gli agenti, sempre a quanto ci ha raccontato Della Pia, hanno ricostruito la verità. «Hanno perquisito il furgone palmo a palmo – continua – e dopo un mare di tempo, due o tre ore, si sono resi conto di quello che avevano combinato. Mi hanno portato in ospedale e mi hanno notificato anche la resistenza a pubblico ufficiale. per quanto mi riguarda ho già dato mandato al mio legale Cristian Iannone di produrre una denuncia fortissima. Ho anni e anni di esperienza politica alle spalle. E’ la prima volta che provo su di me una violenza simile».

Alla fine della chiacchierata Tony Della Pia si lascia andare ad uno sfogo: «Sono finito nel vergognoso braccio armato delle forze dell’ordine. Su di me hanno utilizzato un metodo fascistoide e violento. Un episodio simile davvero fa perdere fiducia nelle persone e nelle forze dell’ordine».

Comments ( 11 )

  • Sig. Marrazzo Antonio

    Non é che forse li ha mandati affanculo prima che svolgessero i regolari accertamenti? In genere le forze dell’ordine alzano le mani solo contro i portatori disordine.

    • probabilmente sarà inciampato da solo come Federico Aldrovandi nel parco di Ferrara oppure è caduto accidentalmente dal furgone cosi come era caduto dalle scale Stefano Cucchi…….

    • Giancarlo

      In genere se le ff.oo. alzano le mani di fronte ad un “vaffanculo” commettono reato. Loro, che la legge dovrebbero rispettarla. Le sapeva queste cose, sig. Antonio?

    • emanuele perlini

      scusami stai giustificando l’uso della violenza gratuita ( dipende se si sono alzati col piede sbagliato ) usata dalle forze dell’ordine che ( gia fatto esperienza ) se sei da solo ti possono offendere ed umiliare e devi stare zitto

    • CarloG.

      eccerto, come te sbagli. s’è picchiato da solo.

  • Mario capalbo

    Che le forze dell ordine facciano il loro mestiere, non ricominciamo con sadismo gratuito, ne come ai tempi della Diaz, ne quelli di Manganelli con i nostri figli, siamo come voi italiani e vogliamo esprimere cio che pensiamo, senza violenza alcuna, che coscienza porga conto a tutti senza sconto alcuno per nessuno.

  • carlo

    Se li avesse mandati prima affanculo si meritava una denuncia per vilipendio o non so cosa, non punti di sutura..Se a non rispettare la legge sono ( alcuni) tutori della legge non la vedo bene..

  • Omar Carocci

    Una volta, quando eravamo scemi, i veicoli si identificavano con due oggetti rettangolari, uno davanti e uno dietro, recanti numeri e cifre. Un territorio “difficile” non può giustificare logiche da far west tipo “prima spara, poi chiedi chi è”. Il pestaggio preventivo non è una soluzione, e comunque mai una soluzione accettabile.
    Solidarietà al compagno!

  • Anna

    Bene bene.. eclatante è vergognoso per Chi indossa la divisa è ancora più umiliante per quelli che si comportano bene. inoltre aggiungo vergognoso anche il prefetto che cerca di giustificare un abuso di potere. oltretutto 4 agenti che non riescono a fermare una sola persona con modi umani , non disumani Quali sono stati .. Ma da chi ci dobbiamo guardare anche dalle forze dell’ordine.