Si è svolta sabato 29 luglio una delle iniziative a riguardo, “Flotilla Cittadina”, al mare contro il razzismo”, organizzata dal movimento internazionale Avaaz e dal circolo Canoa Catania.
Dal Molo di Levante sono partite un centinaio di imbarcazioni tra canoe, kayak, motoscafi e barche a vela raggiunte in mare da numerosi pedalò partiti dalla spiaggia libera della Playa. Infatti proprio in spiaggia si è svolta una manifestazione parallela che ha avuto invece lo scopo di sensibilizzare i bagnanti.
L’obiettivo è stato quello di bloccare simbolicamente l’entrata del porto alla nave di estrema destra, che al momento non si sa più se arriverà mai, vista la disorganizzazione di questo arrembaggio fascista e le sue recenti vicissitudini della acque cipriote.
Ancora una volta la città ha espresso il proprio dissenso nei confronti delle operazioni della nazi-nave di Generazione Identitaria. La forte pressione a Catania aveva già portato le istituzioni a prendere una posizione netta contro le attività di Defend Europe che tenta di respingere i migranti dal Mediterraneo, negandone l’approdo al porto.
Tanti anche gli sportivi, dal più grande al più piccolo, che nella manifestazione di oggi si sono visti pronti a remare per mostrare una Catania da sempre multirazziale, come lo è la Sicilia in generale, terra che ha da sempre ospitato innumerevoli popoli.
“Stop the attack on refugees” è lo striscione aperto in mare: un messaggio di ospitalità e un monito ai fascisti.
da InfoAut
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Da Catania con le navi umanitarie contro il razzismo
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Al Presidente della Regione Sicilia,
Al Prefetto di Catania,
Al Questore di Catania,
Al Procuratore della Repubblica di Catania,
Al Presidente dell’Autorità Portuale di Catania,
Al Comandante della Capitaneria di Porto di Catania,
Al Sindaco di Catania,
La nave C Star partita dallo stato di Gibuti con destinazione Catania è stata fermata prima nel Canale di Suez poi nel porto di Famagosta nella Cipro turca. A causa dei controlli tale nave ha perso la quasi totalità dell’equipaggio. L’organizzazione Generazione Identitaria ha comunicato in data 27 luglio 2017 che la nave C Star ha lasciato il porto di Famagosta con destinazione Catania.
La nave C Star è stata noleggiata dal gruppo dichiaratamente razzista e xenofobo Generazione Identitaria, per la campagna “Defend Europe”, per respingere, attraverso azioni paramilitari, i migranti che tentano di attraversare il mar Mediterraneo, intralciando così i preziosi salvataggi delle ONG delle navi umanitarie, sempre più criminalizzate.
Più di 60 associazioni locali, nazionali e internazionali hanno sottoscritto un appello, rivolto a al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della Regione Sicilia, al Prefetto di Catania, al Questore di Catania, al Presidente dell’Autorità Portuale di Catania, al Comandante della Capitaneria di Porto di Catania e al Sindaco di Catania, consegnato il 17 luglio alle autorità, nel quale si è chiesto di impedire alla nave C Strar l’approdo al porto di Catania e al suo equipaggio l’utilizzo delle infrastrutture pubbliche.
La sosta nel porto di Catania sarebbe funzionale all’imbarco delle provviste necessarie alla “missione” e all’imbarco di “volontari” arruolati nell’operazione paramilitare.
È noto che i rappresentanti di Generazione Identitaria hanno dichiarato che qualora non fosse loro concesso l’attracco al porto di Catania, faranno sostare la nave C Star a 12 miglia dalla costa, in acque internazionali e procederanno al trasbordo di cose e persone in alto mare.
Chiediamo alle autorità competenti e ai rappresentanti istituzionali di monitorare e impedire che dai porti siciliani partano imbarcazioni e persone al fine di prendere parte a operazioni paramilitari contro i migranti, vere e proprie operazioni di pirateria. Chiediamo alle autorità competenti di diffidare eventuali proprietari di imbarcazioni a noleggiare natanti con l’intento di permettere l’avvicinamento alla C Star di aderenti a tale gruppo paramilitare.
Chiediamo che le autorità competenti e i rappresentanti istituzionali impediscano che dai porti siciliani possa formarsi e partire l’equipaggio funzionale alle operazioni di pirateria annunciate dalla nave C Star.
Catania, 28 luglio 2017 Le associazioni antirazziste catanesi
Lettera Aperta
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Al Presidente della Regione Sicilia, Al Prefetto di Catania, Al Questore di Catania, Al Presidente dell’Autorità Portuale di Catania, Al Comandante della Capitaneria di Porto di Catania, Al Sindaco di Catania
Intorno a martedì 18 luglio 2017, come reso noto dagli organi di stampa, è previsto l’arrivo al porto di Catania della nave C-Star, lunga 40 metri, costruita nel 1975, battente bandiera dello stato africano di Gibuti. Tale imbarcazione è stata noleggiata dal gruppo dichiaratamente razzista e xenofobo “Generazione Identitaria” per respingere, attraverso azioni paramilitari, i migranti che tentano di attraversare il mar Mediterraneo, intralciando così i preziosi salvataggi delle ONG delle navi umanitarie, sempre più criminalizzate.
La sosta nel porto di Catania o di altri porti siciliani sarebbe funzionale all’imbarco delle provviste necessarie alla “missione” e all’imbarco di “volontari” arruolati nell’operazione paramilitare.
Le seguenti associazioni firmatarie chiedono alle Autorità in indirizzo di impedire l’utilizzo delle infrastrutture portuali alla nave C-Star attualmente nella disponibilità dell’organizzazione “Generazione Identitaria” e di prendere posizione in tal senso verso le autorità competenti. Sarebbe infatti a nostro avviso assai grave che si concedesse l’attracco e l’utilizzo delle infrastrutture pubbliche a organizzazioni che hanno l’intento di compiere azioni paramilitari nel mar Mediterraneo, intercettando imbarcazioni di migranti e arrogandosi il diritto di intervenire consegnando i naufraghi alla guardia costiera libica e violando di fatto l’obbligo di legge che vuole l’accompagnamento verso il porto più sicuro, che non è certo quello libico.
Temiamo inoltre che la presenza di una nave non coordinata con la Guardia costiera possa ostacolare le operazioni di salvataggio con grave pericolo per i naufraghi e per il personale operante in mare. Si tratta di un’operazione razzista alimentata da una propaganda falsa e tendenziosa, che non possiamo avallare con alcun tipo di supporto logistico o silenzio istituzionale.
Le seguenti associazioni indicono da martedì 18 luglio una campagna di vigilanza antirazzista ed antifascista al Porto di Catania
Rete Antirazzista Catanese, Comitato NoMuos/NoSigonella, Catania Bene Comune, USB fed.Ct, Città Felice, La RagnaTela, Cobas Scuola-Ct,Red Militant, PRC- Ct, PCI fed.Ct, ARCI-Ct, Associazione DIritti e Frontiere(ADIF), Collettivo Politico Experia, Sinistra Anticapitalista, Rugby I Briganti ASD Onlus – Librino, La Librineria, OPEN MIND lgbt e FEMMINISTORIE, CENTRO GAPA, I Siciliani Giovani, Comunità S.Egidio-Ct, Movimento Laikal, ALTERNATA SILOS cooperativa sociale, WELLcHOME Sprar Roma di Idea Prisma 82 cooperativa sociale, Azione civile Catania, Circolo Città-Ct Futura,LILA-Ct, Missionari Comboniani Palermo, L’ Associazione di Promozione Sociale METICCIA Lecce, Mundi Pacem, La Bottega del Barbieri Blog, Mediterraneo Sicilia Europa onlus, UAAR-Ct, Centro Impastato-Pa, Baobab Experience-Roma, Reggio Emilia per Aleppo, redazione Il dialogo, Ostello degli elefanti-Ct, circolo Arci ” Welcome2 Sicily”, CarovaneMigranti, Borderline Sicilia, Arcigay-Ct, SUNIA-Ct, Associazione La Staffetta-Gr, Garibaldi 101-Na, Be Free-Roma, Studenti indipendenti-Ct , Libera-Ct, Associazione Gli anelli mancanti-Fi, MIGR-AZIONI e la redazione di Notizie Migranti, Cobas Scuola Sardegna, Projekt Seehilfe – Brema, Cittadinanza e Minoranze – Roma, Federazione di Enna – PRC, MEdici peri Diritti Umani(MEDU),Associazione Abarekà nandree onlus, Associazione Thamaia onlus-Ct, Forum Antirazzista Palermo, Palermosenzafrontiere, Comitato Antirazzista Cobas-Pa, Comitato 3 ottobre Accoglienza Onlus, Federconsumatori-Licata, Cooperazione Internazionale Sud-Sud -Pa, EUROSTOP, Azione Civile-Ct, UDI-Ct, Anpi-Pa, Anpi Sicilia, Free Green Sicilia,…
Info-adesioni: catanianofrontex@gmail.com
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Ecco l’anima vera (nera) della c-star, la nave anti migranti
La figura centrale delle operazioni a bordo della nave che vuole intercettare i migranti in mare e riportarli in Libia è Alexander Schleyer, ex sergente della marina tedesca. Scavando nel suo curriculum emergono collegamenti con gruppi neonazisti, negazionisti e con le posizioni apertamente xenofobe. A partire da una maglietta, con la bocca di uno squalo spalancata verso i migranti caduti in mare. La scritta mette i brividi: “Defend Lampedusa”…
Una maglietta, con la bocca di uno squalo spalancata. E una scritta, che fa venire i brividi: “Defend Lampedusa”. L’immagine è un simbolo che gira da almeno due anni nei social e nei siti di riferimento della destra identitaria, il network a capo dell’operazione “Defend Europe” e della nave C Star, ora di nuovo in viaggio verso le acque libiche. È riportata sul testo di un’interrogazione parlamentare presentata l’11 gennaio scorso dal deputato austriaco dei Verdi Harald Walser, su uno dei personaggi più tenebrosi e oscuri della rete di Generazione Identitaria. Un tedesco di Bonn, residente da tempo a Vienna, ex sottoufficiale della marina in servizio su una nave particolarissima, la Alster, utilizzata dall’intelligence di Berlino in operazioni di comunicazione. Si chiama Alexander Schleyer ed è uno dei componenti dell’equipaggio della C Star. È l’esperto di navigazione che rappresenta l’organizzazione sulla nave, ripartita ieri, dopo un sequestro e un’inchiesta delle autorità cipriote terminata con l’espulsione dell’equipaggio.
L’ex sergente della marina tedesca Schleyer è la figura centrale dell’operazione anti-migranti. Il suo nome appare negli atti dell’inchiesta avviata dalle autorità di Cipro dopo il fermo della C Star, come ha potuto verificare Famiglia Cristiana attraverso fonti che chiedono l’anonimato. Ma già molto tempo prima della partenza dell’operazione “Defend Europe”, Alexander Schleyer stava creando molta preoccupazione in nord Europa. I verdi austriaci si sono allarmati quando hanno scoperto che era stato assunto come assistente parlamentare di Christian Höbart, deputato del partito nazionalista e della destra populista FPÖ. Scavando nel suo curriculum sono emersi tanti collegamenti con gruppi neonazisti, con la propaganda negazionista e posizioni apertamente xenofobe.
Schleyer ha esperienza di navigazione. Quando ha lasciato la marina militare tedesca con il grado di sergente – secondo quanto riportano alcuni giornali tedeschi e una sua breve biografia disponibile online – è passato subito sui cargo mercantili. Sulla nave dell’intelligence Alster si occupava di comunicazione, ruolo strategico in operazioni di guerra elettronica. Quella fortezza galleggiante per anni è stata utilizzata da Berlino per captare segnali radio in tutto il Mediterraneo, puntando le antenne soprattutto verso i paesi dell’Est Europa.
L’interrogazione parlamentare del deputato Walser riporta un lungo elenco di post e commenti di Schleyer sui social. Ma sono soprattutto le immagini a colpire. C’è la foto di una pistola, quelle dei post xenofobi e le immagini degli squali con la bocca spalancata sui migranti che nuotano. La retorica della missione “per monitorare le Ong” in questo caso cade, smascherando l’anima più profonda del movimento identitario. Una delle due immagini è riprodotta su magliette vendute online da un sito con un nome cupamente evocativo, antisem.it, che mette come contatto una casella postale di Dortmund.
Sullo stesso sito sono venduti diversi materiali di propaganda, tra i quali adesivi con la scritta “Nazikiez”, ovvero quartiere o città nazista. Un modo per dire “questa zona è nostra”. L’inchiesta del deputato verde austriaco Walser mostra tutti gli elementi classici del neonazismo e neofascismo europeo. Vicinanza con noti personaggi revisionisti inclusi, come l’ex vescovo inglese Richard Nelson Williamson, ex membro della Fraternità sacerdotale San Pio X, oggi sospeso a divinis, noto per la sua posizione negazionista sulla Shoa.
Schleyer è oggi legato al mondo delle confraternite universitarie austriache, gruppi spesso di ispirazione di estrema destra, rigorosamente tradizionalisti. È membro della “Akad. Corps Hansea zu Wien” (citato anche nel documento del parlamento tedesco), che organizza incontri con costumi tradizionali, scuole di scherma e riunioni politiche. Nella loro pagina Facebook tra le altre foto spicca la scritta “Gott mit uns”, il motto delle SS naziste.
La C Star nel frattempo ha ripreso il viaggio. Direttamente da Ankara è arrivato a Cipro l’ordine di espellere i membri dell’equipaggio sotto inchiesta e la stessa nave. Per la missione della destra xenofoba europea è stata la migliore uscita possibile, un assist che ha permesso la partenza e la ripresa della battaglia di comunicazione sui social. Al momento la C Star non indica – come dovrebbe – la destinazione sui transponder, che ancora rilanciano lo status di nave “in attesa di ordini”. La prua punta a Ovest, verso la zona delle operazioni di salvataggio dei rifugiati. A Catania – dove la nave secondo Generazione identitaria sbarcherà – la preoccupazione delle reti antirazziste è forte. Qual è il vero volto di questa nuova destra?