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Foggia: Consigliere Comunale denunciato dal segretario di ” Nuovo Ordine Nazionale” per aver difeso i diritti e il GayPride

In questo strano Paese può capitare che un cittadino impegnato politicamente a difendere i più deboli e a rivendicare l’uguaglianza dei diritti e dei doveri tra i cittadini, senza guardare a differenze di sesso, provenienza, credo religioso, debba doversi difendere in un aula di tribunale da una accusa di diffamazione a mezzo stampa.

Ebbene, stiamo parlando di un consigliere comunale di Foggia, Vincenzo Rizzi, storico ambientalista militante (come ama definirsi) che, nell’ambito dell’evento del Gay Pride svoltosi a Foggia il 4 luglio 2015 pubblicò sulla sua bacheca i volti di tanti criminali condannati dalla storia, con la scritta “nati da mamma e papà”, una scelta di comunicazione forte, tesa a far riflettere che non è tanto la modalità con cui si viene al mondo, ma quanto gli aspetti culturali e sociali a determinare il futuro di un uomo o di una donna. Questa riflessione non è stata gradita al segretario nazionale di Nuovo Ordine Nazionale (una formazione neofascista), tale Giuseppe Martorana, che pensò bene di insultare pubblicamente Vincenzo Rizzi accusandolo di aver frodato i suoi elettori, di essere un indottrinato, ecc.

A queste gratuite offese il Rizzi rispose accusando il Martorana di essere un “rozzo e ignorante nazifascitoide“. Un’accusa di certo pesante, se rivolta a un cittadino qualsiasi, rispettoso dello Stato e della sua Costituzione, ma non di certo se rivolta ad un personaggio politico che, prima di diventare segretario del partito prima menzionato (Nuovo Ordine Nazionale ) era stato segretario di un’altra formazione di estrema destra conosciuta con il nome di Fascismo e Libertà, nonché più volte candidato a sindaco della città di Foggia.

Quanto detto sarebbe già più che sufficiente per rigettare tale querela, invece il PM ha pensato bene di rinviare a giudizio Vincenzo Rizzi. Eppure sarebbe bastato rileggere quanto afferma questo signore (il Martorana) e giornalista che, orgogliosamente, rivendica di continuare ad editare e a pubblicare articoli sul giornale che fu di Benito Mussolini, il Popolo d’Italia, nonché sui suoi siti di Facebook dove, con fiumi di parole invoca la necessità di un colpo di Stato: “A quando l’uscita dalle caserme di tutte e tre le Armi per occupare I palazzi di potere? A quando le divise dell’Esercito Italiano all’interno del Parlamento, del Senato, del Quirinale per prendere possesso con forza dei luoghi da cui fuoriescono leggi immonde volute da esseri immondi?… L’esercito è l’unico modo per togliersi di dosso questi parassiti…La rivoluzione non è una cosa che può essere compiuta con la tastiera o con le prediche in piazza. La rivoluzione è un atto di ribellione di un popolo che non va limitato ma, caso mai, indirizzato con tutta la sua furia verso i punti principali da sovvertire. La rivoluzione non è un ideale di poche persone, ma è un idea che deve trovare delle baionette. Se non si muovono le forze dell’ordine lo facciano i militari. escano dalle caserme, dirette ad occupare i punti nevralgici, vale a dire i comuni, le prefetture, le caserme di polizia e i carabinieri, le stazioni radio, le emittenti televisive (in primis la RAI). Si dirigano contemporaneamente verso il Viminale bloccando ogni tentativo di risposta. Occupino il Parlamento arrestando tutti, dico tutti, i parlamentari e allo stesso tempo facciano altrettanto al Senato. Aprano le porte del Quirinale e mettano agli arresti il Presidente della repubblica, complice anche lui della svendita e della distruzione dell’Italia. A molti italiani non mancano gli attributi per agire in tal senso. Ma mancano loro gli armi, i capitani, i superiori che coordinano.  Manca chi li incita a non disperarsi al primo problema, al primo scontro. Si dovrebbe riscoprire una vecchia frase di diversi decenni orsono: “O si fa l’Italia o si muore”. E dobbiamo rifarla questa Italia, senza parassiti e i famelici avvoltoi… Arrestare tutti salvo rarissime eccezioni. Nessun politico deve scampare al controllo armato dell’Esercito. Partendo dai comuni e finendo a Roma tutti i politici, tutti i parenti di questi, tutti i collusi con il sistema siano essi industriali, finanzieri, banchieri, giornalisti, uomini in divisa, devono essere posti sotto procedimento cautelare, guardati a vista e messi agli arresti domiciliari.  Sia evocato il coprifuoco e l’osservanza delle leggi di guerra  e vengano puniti tutti coloro che tentano di fuggire agli arresti. Voglio questa Italia, voglio questa ribellione. Voglio questa rivoluzione. Voglio ciò che sarei disposto a fare adesso, subito se avessi vicino a me persone pronte a rischiare per cancellare questa epoca infamante sporca e criminale…. Un’arma, un gruppo di persone motivate, una strategia militare di occupazione, diretta da esperti, da militari e in 24 ore ribaltiamo questo letame una volta per tutte.

Ma non basta incitare al colpo di Stato, bisogna anche colpire chi si batte per i diritti civili: “Le discriminazioni di froci e comunisti. A sentenziare il razzismo religioso sono stati quelli di Sinistra e Libertà insieme al movimento froci italiani, meglio conosciuto come Movimento in Difesa dei Diritti degli omosessuali…..Froci e comunisti parlano di “difesa delle libertà civili”.

E ancora, in questo sacro fuoco, il Martorana si getta anche contro coloro contrari al razzismo: “Gli anti razzisti per eccellenza, le caste super protette, intoccabili ed inviolabili si sono dimostrate i fautori di un nuovo razzismo ancora più pericoloso di quello passato. Un razzismo che prima o poi porterà i cittadini, stanchi di subire soprusi e ingiustizie, ad armarsi per farsi giustizia da soli. E in quel momento non ci saranno giudici o politici in grado di far valere le loro ipocrite leggi buoniste perché non ci sarà pietà….

Rimpiango il fascismo. Rimpiango la politica fascista. Rimpiango ciò che non c’e’ più, distrutto da una banda di delinquenti e criminali che ogni anno ripetono la solita litania partigiana di falsi liberatori, di portatori della democrazia, ovvero la peggiore ideologia politica che possa esistere.

Rimpiango Mussolini e le sue leggi, la sua visione dell’Italia e del mondo. Rimpiango ogni cosa che l’Italia ha avuto l’onore di vivere durante il ventennio fascista.

se noi italiani riuscissimo per una volta ancora, a sentirci popolo unito, spazzeremmo questa genia di mostri politici in una sola notte. Accenderemmo pire immense sulle quali gettare i loro cadaveri affinché del loro ricordo non rimangano neanche le ceneri. Metteremmo in atto una resa dei conti che terrorizzerebbe il mondo intero. Ritorneremmo ad essere un solo popolo, una sola nazione, un solo stato, senza l’immondizia democratica che ha appestato l’intera nazione.

Ovviamente oltre ai nemici interni, il Martorana non può non guardare con preoccupazione al quadro internazionale nel suo ulteriore articolo dal titolo “Londra è perduta” dichiara: “Londra cade sotto il colpo elettorale che da la vittoria ad un musulmano. Per la prima volta l’Inghilterra cede la sua capitale allo straniero.

Di fronte alla caduta di Londra e all’invasione incontrollata di gente feroce, incivile, sanguinaria, che odia la razza bianca ed i cattolici fino a volervi sterminare, non possiamo fare altro che prendere coscienza di una sola cosa: siamo in guerra!

Dici di non voler essere invaso da milioni di cosiddetti profughi? Allora sei un razzista e fascista, un troglodita, un cinico, un amorale un senza cuore.

Lo stesso, non può non essere un campione delle tesi negazioniste dell’ Olocausto, così come di posizioni sessiste, quando dà della “scimmia” ad una nota giornalista di sinistra (Giuliana Sgrena, ndr), oppure, nella sua personale crociata contro la religione musulmana, si lancia in ardite frasi: “Per i buonisti del cazzo, per quelle femmine in calore che preferiscono il colore nero della pelle, garanzia di falli oltre la media….”

Per non parlare del fatto che in barba a qualsiasi concetto antropologico, continua ad affermare il concetto di razza e a considerare Rom, rumeni, albanesi, jugoslavi, moldavi, africani di tutte le nazioni, ecc. “razze inferiori”.

In conclusione, non possiamo che rimanere allibiti del fatto. Il PM ha pensato bene di non archiviare la querela e di aprire di ufficio un apposito fascicolo contro questo signore. tenuto conto che lo stesso ritiene che denunciare situazioni illegali ai carabinieri sia da “infami”… termine che apre ad altri aberranti scenari propri di chi opera nell’antistato.

Cosa possiamo quindi dire? Che la giustizia non potrà che dare ragione a Vincenzo Rizzi e alla sua indignazione rispetto a chi continua a predicare odio e a sognare il ritorno della dittatura. E che noi uomini liberi non possiamo che chiedere che la legge intervenga a tacitare chi continua a lanciare farneticanti messaggi di odio su internet, che, come sappiamo, possono forviare menti deboli e spingerli ad atti di violenza insensati. I recenti attentati in Europa ci hanno purtroppo dimostrato quale forza di persuasione possano avere simili profeti d’odio.