La minaccia di scioglimento del movimento ambientalista francese Les Soulevements de la Terre era nell’aria da giorni, e già era stata avanzata dal Ministro degli Interni francese Gerald Dermanin dopo i pesanti scontri di Sainte-Soline, nella regione Deux-Sèvres, a fine marzo scorso.
Ma a differenza di allora, il decreto di dissoluzione stamattina è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ed è teoricamente ‘in vigore’, non si sa bene in che termini. Perché come si possa sopprimere un movimento che è ormai una realtà forte e diffusa, presente e attiva in ben 170 Soulevements in tutta la Francia e decisamente in crescita sarà da vedere. Senz’altro non mancheremo di seguire su Pressenza gli sviluppi di questa situazione ‘in movimento’ da tempo, e decisamente importante: non solo numericamente, ma per le pratiche di intervento, aggregazione e difesa dei territori messe in campo.
La coalizione ambientalista francese Les Soulèvements de la Terre sarà sciolta dal governo per “rischi per la sicurezza pubblica”: così il Consiglio dei ministri di Parigi con una decisione che la rete per la giustizia climatica bolla come come “politica e preoccupante. Inizia quindi la battaglia legale: andremo in tribunale per ribaltare questa decisione iniqua”.
Dopo l’ondata di arresti di ieri mattina (18 persone sono state arrestate e prese in custodia in una dozzina di luoghi diversi in tutta la Francia, tra cui Notre-Dame-des-Landes, con il supporto di agenti dell’ antiterrorismo) oggi, mercoledi 21 giugno, sono state convocate oltre 60 manifestazioni davanti alle Prefetture in tutta la Francia , in solidarieta’ agli arrestati e contro lo scioglimento del movimento dei “Soulèvements de la terre” che sara’ proposto oggi in Consiglio dei Ministri con un decreto voluto da Macron. Una giornata di azione popolare è stata lanciata per mercoledi 28 giugno.
L’intervista a Cesare Piccolo, giornalista e collaboratore di Radio Onda d’Urto dalla Francia. Ascolta o Scarica.
Il movimento ha intanto incassato il sostegno di oltre 108.000 cittadini e cittadine e anche quello di organizzazioni politiche e di base come la Confédération paysanne, sindacato contadino nato nel 1987, da allora una componente essenziale e imprescindibile del sindacalismo francese.
Vi proponiamo la lettura del loro comunicato tradotto da Rosangela della Redazione di Radio Onda d’Urto Ascolta o scarica
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