Fregate e caccia da guerra per la Colombia. Ci pensa Massimo D’Alema
Quattro corvette, due sommergibili e un imprecisato numero di caccia intercettori prodotti dalle aziende leader del complesso militare industriale italiano (Fincantieri e Leonardo SpA), da vendere alle forze armate della Colombia, paese all’indice di Amnesty International e Human Rights Watch per gravissime violazioni dei diritti umani. Una transazione a nove zeri a cui ha lavorato perlomeno dal settembre 2021 un noto studio legale-commerciale di Miami, in Florida, in rappresentanza di uno dei personaggi politici più noti d’Italia, Massimo D’Alema, presidente del consiglio dei ministri dall’ottobre 1998 all’aprile 2000 e poi alla guida del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti dal 2010 al 2013. L’affaire delle armi sarebbe però sfumato (per adesso) per l’opposizione di alcuni esponenti di Forza Italia, presumibilmente gelosi dell’intraprendenza dell’ex leader politico della FGCI (la Federazione giovanile del Partito comunista), poi segretario nazionale del Partito Democratico della Sinistra, dopo presidente dei Democratici di Sinistra e infine parlamentare del Pd e co-fondatore di Articolo Uno.
“Io ho cercato di dare una mano a imprese italiane per prendere una commessa importante”, ha ammesso Massimo D’Alema al quotidiano Repubblica. “Ero stato contattato da personalità colombiane che si erano dette disposte a sostenere questa ipotesi. Evidentemente a qualcuno dava fastidio ed è intervenuto per impedirlo. Sia il Governo sia l’ambasciata colombiana erano stati chiaramente avvertiti di tutto. Trovo incredibile come sia facile reclutare in Italia qualcuno disponibile a danneggiare il nostro paese”. Hanno invece preferito trincerarsi dietro un imbarazzato silenzio i manager di Leonardo e Fincantieri che comunque non avevano mai nascosto di puntare tantissimo alla Colombia quale cliente di punta in America latina.
Il gruppo Leonardo S.p.A., in particolare, ha già fornito al paese sudamericano elicotteri, sistemi di difesa e radar per il controllo del traffico aereo. Meno di un anno fa ha concluso un contratto con la Forza Aerea Colombiana (FAC) con la consegna di un elicottero AW139 nella versione da trasporto VIP alla Presidenza della Repubblica. Il velivolo ha sostituito l’elicottero Bell 412 precipitato il 25 ottobre 2019 in un incidente in cui hanno perso la vita sei militari presenti a bordo. “La scelta è ricaduta sull’elicottero italiano poiché è stato considerato perfettamente compatibile con la missione di trasporto del Presidente della Repubblica”, riporta la nota emessa dalla FAC. L’elicottero AW13 è stato configurato da Leonardo per ospitare sino a otto passeggeri, con una particolare suite di autoprotezione e sofisticati sistemi di sicurezza.
“Con la fornitura di questo elicottero la Forza Aerea colombiana diventa il primo cliente militare nel paese, mentre cresce la flotta di AW139 in Colombia, dove questo modello ha già ottenuto successo per operazioni di trasporto civile a supporto dell’industria Oil&Gas, con cinque elicotteri entrati in servizio presso l’importante operatore Helistar S.A.S.”, ha commentato il management di Leonardo SpA.. “La variante militare AW139M viene anche proposta per rispondere ai requisiti multiruolo dell’Aeronautica, dell’Esercito, della Polizia e della Marina della Colombia (…) Con più di 400 elicotteri civili e militari in servizio in America Latina attualmente, Leonardo è una delle maggiori realtà sul mercato di riferimento in tutta la regione”.
Sempre nella primavera 2021, in occasione di un’esercitazione aeronavale a cui hanno partecipato Colombia, Stati Uniti e Perù, il gruppo Leonardo ha fornito a titolo sperimentale il DART-Strales, un sistema composto da un’antenna radar che genera un fascio di radio-frequenza che guida verso i bersagli i proiettili DART (Driven Ammunition Reduced Time Of Flight) del calibro 76/62. Il DART-Strales è stato montato a bordo della fregata Indipendente (classe Admiral Padilla) della Marina della Colombia ed è stato utilizzato per sparare contro bersagli simulanti missili antinave in arrivo.
In occasione del Salone internazionale di Bogotà interamente dedicato ai sistemi di armi e sicurezza Expodefensa, tenutosi dal 29 novembre all’1 dicembre 2019, i manager di Leonardo hanno firmato un Memorandum of Understanding con il gruppo cantieristico colombiano CODALTEC (COrporacion De ALta TECnologia para la defensa), al fine di “promuove la commercializzazione di soluzioni nel settore dei sistemi di difesa aerea, C4I, sicurezza informatica e sistemi di protezione delle infrastrutture nazionali”.
“Grazie a questo accordo – spiega l’ufficio stampa di Leonardo – le due società valuteranno opportunità di collaborazione in Colombia nell’ambito di alcuni programmi e definiranno e svilupperanno strategie e piani di cooperazione per soddisfare le esigenze di potenziali clienti nel Paese”. L’holding italiana si è impegnata a trasferire a CODALTEC tecnologie a uso militare che potranno essere impiegate dal Ministero della Difesa colombiano. “Sarà anche analizzata la potenziale partecipazione a gare e opportunità commerciali promosse dal governo nazionale e da enti non governativi colombiani, nonché da istituzioni e clienti internazionali, così da rafforzare una relazione di lunga data con il Paese latinoamericano”, aggiungeva Leonardo. Con quartier generale a Bogotà, CODALTEC è specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di comando e controllo, apparati radar e telecomunicazione, sensori integrati, centro di simulazione di tiro, software e poligoni virtuali, addestratori aeronavali, ecc..
La grande esposizione internazionale di Bogotà è stata anche l’occasione per Leonardo di esporre e proporre alle forze armate colombiane e di altri paesi latinoamericani alcuni dei ritrovati bellici di più recente produzione. In mostra c’erano proprio le munizioni guidate DART e gli elicotteri AW139 VIP che sono stati poi venduti alla Colombia. Ma negli stand di Leonardo ha fatto bella mostra di sé pure un prototipo del caccia M-346 che la società di consulenza di Miami, per conto di Massimo d’Alema, ha offerto in vendita alla Forza Aerea Colombiana. “L’M-346 è in versione Fighter Attack”, spiegava Leonardo nel comunicato emesso alla vigilia di Expodefensa. “Grazie alle sue caratteristiche, tra cui l’integrazione del radar multi-modo di controllo del tiro di Leonardo Grifo M346, l’M-346FA è infatti in grado, mantenendo inalterate le sue caratteristiche di trainer avanzato, di essere utilizzato anche come velivolo tattico multiruolo, rappresentando di fatto un’opzione ideale per le esigenze di molte Forze Armate della regione”.
Ad Expodefensa 2019 Leonardo ha presentato pure il nuovo caccia addestratore M-345 e il velivolo multi-missione C-27J Spartan, quest’ultimo già acquistato dalle forze armate di Perù e Messico. “Lo Spartan è impiegato nei più sfidanti contesti operativi per missioni di trasporto militare, aviolancio di paracadutisti e materiali, supporto tattico alle truppe, operazioni dei corpi speciali, assistenza umanitaria e supporto in caso di disastri ambientali e si caratterizza per le sue capacità di atterrare su piste sterrate e semi-preparate”, enfatizzava l’azienda produttrice.
Ai colombiani Leonardo ha presentato pure il pattugliatore marittimo ATR-72MP, equipaggiato con il nuovo sistema di osservazione e sorveglianza ATOS. “L’offerta integrata di Leonardo per rispondere alle diverse esigenze di sorveglianza comprende anche soluzioni che vanno dalle comunicazioni tattiche terrestri, ai radar per il controllo del traffico aereo e per la difesa, ai sistemi C-UAS per il contrasto ai droni ostili, non facilmente rilevabili da apparati convenzionali di sorveglianza aerea, fino ai sistemi unmanned”, riportava la nota pubblicata per Expodefensa. “In questo specifico settore a Bogotà saranno illustrate le innovative caratteristiche del drone Falco EVO, il sistema sviluppato da Leonardo per missioni ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance). Il drone è in grado di volare per oltre 20 ore consecutive caricando fino a 100 kg di payload, inclusi sensori elettro-ottici, radar e sistemi di comunicazione”.
“Leonardo propone in Colombia anche SEonSE (Smart Eyes on the SEas), la piattaforma geospaziale per la sicurezza marittima, realizzata da e-GEOS, joint-venture tra Telespazio 80% e Agenzia Spaziale Italiana 20%”, aggiungeva il gruppo italiano. “La soluzione, integrando i dati provenienti da molteplici fonti, abilita servizi dual-use per sicurezza e sorveglianza marittima, controllo dei traffici illeciti, monitoraggio ambientale, lotta alla pirateria. Tra le soluzioni presentate anche la piattaforma braINT di e-GEOS: basata su algoritmi di intelligenza artificiale, utilizza dati provenienti da diverse piattaforme (droni, satelliti, etc.) per fornire analisi di intelligence”.
Presso lo stand di Leonardo a Bogotà erano presenti anche alcuni sistemi radar basati su tecnologia AESA (Active Electronically Scanned Array), tra cui il Kronos Grand mobile per la difesa aerea e la sorveglianza costiera, e il radar avionico Grifo-E per il controllo del tiro. Un’offerta a 360 gradi, insomma, a riprova dell’attenzione riservata da Leonardo ad un Paese che sin dalla sua indipendenza è vittima di sanguinose guerre intestine.