G8 Genova, violenze a Bolzaneto: dopo 11 anni ancora nessun risarcimento per le vittime
Solo chi ha avuto occasione di vedere il film Diaz di Daniele Vicari può farsi una vaga idea delle violenze fisiche e psicologiche che ha dovuto subire non solo chi è stato pestato alla scuola Diaz ma anche chi tra il 20 e il 22 luglio del 2001 ha avuto la sfortuna di “transitare” per la caserma del VI reparto mobile a Genova Bolzaneto, trasformata per l’occasione in carcere temporaneo.
Ragazzi costretti a stare in piedi per ore faccia al muro, senza possibilità di andare in bagno, senza ricevere cure mediche e senza poter essere assistiti da un avvocato. Insulti, minacce, derisioni. Non ci sono immagini di quelle violenze ma ci sono decine di faldoni con centinaia di testimonianze che raccontano quell’orrore e ben due sentenze di Tribunale.
L’ultima, emessa dalla Corte di Appello di Genova il 5 marzo 2010, contiene 44 condanne (in primo grado erano 15) a carico di medici infermieri, poliziotti e agenti di polizia penintenziaria.
Condanne che devono passare ancora al vaglio della Cassazione. L’udienza presso la Suprema Corte non è stata ancora fissata (è stata fissata invece quella per il processo Diaz, che andrà in scena a Roma dall’11 al 15 giugno prossimi) e nel frattempo la maggior parte dei reati è caduto in prescrizione.
Nessuno quindi pagherà scontando una pena. Alle vittime di quegli abusi resta solo il risarcimento danni, a carico degli imputati in “solido” con i ministeri responsabili (Giustizia e Interno), che dovevano essere pagati in parte (le cosiddette “provvisionali”) già dopo la sentenza di primo grado emessa nel luglio 2008. Invece nulla.
A 11 anni dai fatti e a 2 dalla sentenza di appello le 155 parti civili costituitesi nel processo non hanno ancora visto un euro. Lo stesso vale per gli avvocati che le hanno supportate gratutamente e che ora attendono il pagamento delle spese legali.
“Entrambi i procedimenti, cioè Diaz e Bolzaneto, sono stati gestiti molto male dallo Stato – dice Emanuele Tambuscio uno degli avvocati impegnati nel processo di Bolzaneto – che avrebbe potuto offrire un risarcimento alle parti civili prima dei processi, evitando in questo modo di pagare le spese legali con un notevole risparmio di soldi che, come ben sappiamo, sono soldi pubblici”.
Ma mentre nel processo Diaz almeno le provvisionali per le parti civili sono arrivate dopo la sentenza di appello per Bolzaneto non è stato così. E ora l’avvocatura dello Stato ha fatto ricorso proprio in Cassazione per “legittimare” la scelta di non pagare ritenendo eccessive le somme liquidate dalla corte di Appello di Genova. L’udienza si terrà il 31 maggio, ma verterà soltanto sulla questione dei pagamenti (nulla a che vedere quindi con il verdetto definitivo).
“Ovviamente, nel caso estremo e non auspicabile che in Cassazione tutti e 44 gli imputati venissero assolti, le provvisionali dovrebbero essere restituite – spiega il legale – ma è evidente che lo Stato, lungi dal chiedere scusa, continua a negare ciò che accadde in quei giorni”.
Katia Bonchi da genova24.it
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