Poteva concludersi in maniera tragica un venerdì pomeriggio passato a giocare a carte in un circolo ricreativo di Gallarate, provincia di Varese, per 5 cittadini del Bangladesh. Non si sono neanche accorti che alle loro spalle arrivava una squadraccia di 3 persone, armate di manganelli recanti inequivocabili scritte “boia chi molla” e “dux Mussolini” e l’effige del dittatore. Botte ed insulti di chiara matrice razzista:«Ci dicevano che siamo negri di merda e che dobbiamo tornare al nostro paese – racconta uno dei feriti – hanno minacciato di spararci in bocca». Le testimonianze degli aggrediti, medicati in ospedale, hanno portato all’arresto di D.G. , 37 anni, noto alle forze di polizia come estremista di destra e già coinvolto in passato in episodi di razzismo. I complici si sono dati alla fuga, sotto la sella dello scooter dell’arrestato è stato rivenuto un manganello utilizzato per l’aggressione. Intervistati alcuni cittadini di Gallarate hanno stigmatizzato l’episodio, ma il clima nel varesotto è da troppo tempo avvelenato.
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