Menu

Genova G8: Attesa per oggi la sentenza a carico dei manifestanti

Due giorni dopo la assoluzione di Gianni De Gennaro, per i manifestanti coinvolti negli scontri del G8 tira aria di condanna. Stamani la seconda sezione del tribunale di Genova deciderà dei 25 imputati di «devastazione» e «saccheggio», che nel giudizio di primo grado – era il 14 dicembre del 2007 – furono complessivamente condannati ad oltre un secolo di prigione. Allora i giudici distribuirono le pene su due fronti: dai 6 agli oltre 11 anni di reclusione per dieci presunti Black Bloc, misure più miti invece per quattordici Tute Bianche che risposero solo di danneggiamento e resistenza alle forze dell´ordine. Una ragazza, Nadia Sanna, fu assolta per «non avere commesso il fatto». Il sostituto procuratore generale Ezio Castaldi, in rappresentanza dell´accusa, ha chiesto in tutto 225 anni di carcere. Il collegio giudicante – Maria Rosaria D´Angelo, Paolo Gallizia, Massimo Cappello – si è riunito in camera di consiglio una settimana fa dopo l´ultima arringa difensiva, quella dell´avvocato Roberto Lamma: «Se questi ragazzi hanno commesso dei reati, riguardavano delle cose. Non delle persone», ha detto il legale, ricordano che «in primo grado sono state inflitte pene che nemmeno per un omicidio». Oggi alle 9.30 dovrebbe essere letta la sentenza.Che si respiri un clima poco favorevole ai no-global, rispetto ai fatti del luglio 2001, è lecito dedurlo anche dalla lettura della motivazione di un´altra recente sentenza, quella relativa alla assoluzione di quattro poliziotti accusato di falso e calunnia. Gli agenti avevano arrestato due manifestanti spagnoli con l´accusa di aver lanciato delle bottiglie molotov e di averli presi a sprangate, ma le circostanze erano in seguito state smentite da riprese filmate e testimonianze. E tuttavia, scrivono i giudici, «come visibile in alcuni fotogrammi, molti partecipanti alle manifestazioni autorizzate in piazza Manin di fatto ostacolavano le operazioni di polizia giudiziaria, schierandosi a più riprese davanti alle forze dell´ordine con le mani alzate dipinte di bianco». Vale la pena di ricordare che quelli che ostacolavano le operazioni di polizia erano gruppi pacifisti (femministe, commercio equosolidale, rete Lilliput, Wwf, associazione Papa Giovanni XXIII) che furono spazzati via dalle violentissime cariche delle forze dell´ordine.
fonte: La Repubblica