Menu

Genova G8, De Gennaro evita il tribunale "Impegnato con l´emergenza rifiuti"

Colpo di scena nel processo Diaz. Non si presenterà l´ex capo della polizia, che doveva essere sentito come testimone La fase istruttoria si concluderà prima del 20 marzo Rivisto il calendario, la sentenza potrebbe arrivare dopo l´estate
Gianni De Gennaro, nei giorni del G8 capo della Polizia di Stato e di fatto responsabile della gestione dell´ordine pubblico a Genova, non testimonierà nel processo per l´assalto alla scuola Diaz. Ieri mattina i difensori degli imputati hanno formalmente rinunciato alla sua presenza. Gabrio Barone, il presidente del tribunale, sta accelerando i tempi del procedimento: De Gennaro – dall´inizio dell´anno e per quattro mesi supercommissario dell´emergenza rifiuti in Campania – non riesce a trovare il tempo per una prossima visita nel capoluogo ligure. Peccato, perché un confronto pubblico era giusto e doveroso. L´ex capo della polizia non chiude però la sua partita genovese con la giustizia: resta indagato dalla locale procura per aver indotto alla falsa testimonianza – sempre a proposito dello sciagurato blitz nella scuola – il questore di allora, Francesco Colucci. Gli avvocati dei 25 agenti e super-poliziotti sotto processo rinunciano a sentire lui, ed altri. Il conseguente snellimento della lista-testi delude assai, ma almeno permette di bruciare le tappe del processo: a questo punto si può ragionevolmente pensare che la sentenza potrebbe essere resa pubblica all´inizio dell´autunno.A suo tempo erano stati i pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini, a indicare il prefetto Gianni De Gennaro tra le persone da sentire in udienza. La sconcertante deposizione dell´ex questore Colucci, nella primavera passata, aveva però cambiato il programma dell´accusa. Dopo una serie di intercettazioni telefoniche, la procura era arrivata ad ipotizzare che Colucci avesse cambiato versione su “suggerimento” del suo vecchio capo. Iscritto De Gennaro nel registro degli indagati, i pm avevano rinunciato ad ascoltarlo in aula. Ma la convocazione formale era comunque rimasta: ne volevano approfittare i legali degli imputati, per rafforzare la loro strategia difensiva. E però dall´8 gennaio Gianni De Gennaro si trova a Napoli, dove coordina l´emergenza-rifiuti: non ce la farà a venire nelle prossime udienze, conferma l´avvocato Marco Valerio Corini. Meglio lasciar perdere.Il procedimento riprenderà mercoledì prossimo, in calendario ci sono ancora alcuni appuntamenti con gli ultimi testimoni chiamati dalle difese. Ma tutto suggerisce che la fase istruttoria si chiuderà prima del 20 marzo. A questo punto il presidente Barone concederà alcune settimane ai pubblici ministeri perché preparino la loro requisitoria. Potrebbero cominciare a parlare nella seconda metà di maggio, nel giro di un mese toccherà anche alle parti civili e alle difese. Secondo gli addetti ai lavori, prima della pausa estiva dovrebbero essere esauriti tutti gli interventi. Con la ripresa a settembre ci sarà spazio per le eventuali repliche, quindi la camera di consiglio ed un giudizio atteso non oltre il mese di ottobre.Chiuso a dicembre con la sentenza di primo grado il procedimento contro le presunte Tute Nere, dei maxi-processi per il G8 è in corso anche quello per le violenze e i soprusi nella caserma di Bolzaneto. Giunto ormai in dirittura di arrivo. Questi sono giorni di requisitoria, per i pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati. Che lunedì ricominceranno con il loro intervento, concentrandosi sulle singole responsabilità penali degli imputati: cominceranno con il vice-questore Alessandro Perugini, che era il funzionario di polizia più alto in grado nel “centro di temporanea detenzione”. I magistrati dedicheranno i due appuntamenti successivi prima al cosiddetto “livello intermedio” e agli “esecutori materiali”, poi all´area sanitaria e ai quattro medici finiti nei guai. Quindi, la richiesta di pena. E contestualmente la consegna di una monumentale memoria di oltre un migliaio di pagine. In seguito, parola alle parti civili e ai difensori dei 45 imputati: l´ultima udienza è già stata fissata per il 20 maggio. Al termine, il presidente Renato Delucchi si chiuderà in camera di consiglio. In questo caso il verdetto è atteso per la metà di giugno.
fonte: la Repubblica